De Ficchy Giovanni

Le autorità iraniane, hanno inoltre consolidato i loro sforzi per aumentare le misure punitive contro le donne che violano le leggi sull’ hijab obbligatorio e contro le imprese che non le applicano nei loro locali.
Hanno ucciso centinaia di manifestanti, arrestato migliaia di persone e torturato decine di detenuti, tra cui donne e bambini .
Gruppi per i diritti umani stanno indagando sull’uccisione di oltre 500 persone, tra cui 69 bambini, durante le proteste.
L’ennesimo caso di violazione di diritti umani commessa dal governo iraniano è parte del tentativo di repressione delle rivolte che hanno preso piede dalla morte di Mahsa Amini.
Le Nazioni Unite stanno portando avanti un’inchiesta al fine di condannare l’uso sproporzionato della forza del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche e delle Forze Basij.
Diverse organizzazioni per i diritti umani, tra cui anche Amnesty International, hanno denunciato la violenza letale della polizia e gli abusi contro i minori.
Tara Sepehri Far, ricercatrice sull’Iran presso Human Rights Watch, ha dichiarato: «I leader iraniani hanno scatenato le loro brutali forze di sicurezza per aggredire sessualmente e torturare i bambini, e non li hanno risparmiati da processi ridicolmente iniqui».
“Per molti, la vita quotidiana in Iran sembra una battaglia con un governo corrotto e autocratico che ha utilizzato tutta la forza della sua macchina repressiva per reprimere il dissenso”,
Tra le misure, Teheran avrebbe bloccato i conti e le transazioni finanziarie nel sistema bancario e vietato l’emissione di visti per l’entrata in Iran.
Alcune delle motivazioni che avrebbero spinto il governo ad agire riguarderebbero «il sostegno e istigazione al terrorismo, e violenza contro il popolo iraniano, l’interferenza negli affari domestici dell’Iran».