Papa Benedetto XVI, concelebrò con Papa Francesco e partecipò anche al Concistoro

De Ficchy Giovanni

Benedetto ha dichiarato più e più volte con i gesti e con le parole sia di riconoscere Francesco, sia di non essere sempre d’accordo con lui.

Rispondo a chi ha criticato, il mio recente articolo; “Il Codice Ratzinger? una balla”

Se fosse fondata la tesi dell’autore del libro Benedetto xvi mettendo la Chiesa in “sede impedita”, sarebbe da considerare un vigliacco e un codardo, e non certo un esempio (dal momento che esemplare sarebbe il martirio, e non la fuga e l’abbandono del proprio compito), come invece è;

Ma effettuando una semplice ricerca è possibile a tutti verificare i seguenti punti;

Vi sono stati numerosi incontri tra Ratzinger e Bergoglio, in cui vi sono strette di mano e sorrisi (poco opportuni, e direi anzi spregevoli e menzogneri, se Benedetto avesse considerato Bergoglio un usurpatore) e in cui Benedetto saluta, evidentemente riconoscendoli, i cardinali nominati da suo successore:

 in “Ultime conversazioni“, dialogo con il giornalista ed amico Peter Seewald, uscito nel 2016.

Nel libro Benedetto dice che “l’impatto delle sue dimissioni è stato più forte di quanto pensassi” e che ha lasciato molte persone “sconvolte“: “si sono sentite abbandonate“.

Poi parla del “nuovo papa” (lo chiama così) che ha uno stile diverso dal suo e confessa, riguardo a Bergoglio: “No. Non ho pensato che fosse nel gruppo ristretto dei candidati… Quando ho sentito il suo nome, dapprima ero insicuro, poi…” (p.42 e 43).

Il Papa emerito Benedetto XVI partecipò al primo concistoro di Papa Francesco. 

Joseph Ratzinger, giunto col bastone, si era seduto in prima fila su una sedia bianca. 

Bergoglio aveva deviato la processione di ingresso in San Pietro per abbracciare il Papa emerito

Il 5 luglio 2013 Benedetto XVI apparve in pubblico per la prima volta da papa emerito insieme a papa Francesco all’inaugurazione di un nuovo monumento a san Michele Arcangelo nei Giardini Vaticani.

Nel 2014 , esattamente il 27 Aprile ha concelebrato con Papa Francesco ,in Piazza San Pietro, la Messa di canonizzazione dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.

Il Papa emerito ha preso posto sul sagrato della Basilica vaticana accanto ai cardinali.

Prima dell’inizio della celebrazione, come pure al suo termine, Papa Francesco ha scambiato un abbraccio caloroso con il suo predecessore.

l 19 ottobre 2014 concelebrò nuovamente con papa Francesco la messa in piazza San Pietro in occasione della beatificazione di papa Paolo VI e della contemporanea conclusione del sinodo straordinario dei vescovi.

Il 14 febbraio 2015 il papa emerito partecipò nuovamente nella basilica di San Pietro al secondo concistoro per la creazione di nuovi cardinali di papa Francesco.

Esiste poi la questione canonica della sede impedita; «La sede episcopale si intende impedita se il Vescovo diocesano è totalmente impedito di esercitare l’ufficio pastorale nella diocesi a motivo di prigionia, confino, esilio o inabilità, non essendo in grado di comunicare nemmeno per lettera con i suoi diocesani». Quindi, la normativa richiede che la sede sarebbe impedita allorché il vescovo sia prigioniero, al confino, in esilio o sia gravemente inabile, condizioni queste che non gli permettano – e questo è l’aspetto fondamentale – «di comunicare nemmeno per lettera con i suoi diocesani».
Un caso di questi giorni, che potrebbe essere esemplificativo di una sede impedita, è la vicenda dell’eroico vescovo di Matagalpa, in Nicaragua, mons. Rolando Álvarez, che, avendo rifiutato l’esilio, è stato condannato dal regime di Ortega a ventisei anni di carcere, in quanto accusato di essere “traditore della patria”.

Per questo vescovo e la sua diocesi, infatti, ci si è chiesti cosa potrebbe accadere qualora il vescovo fosse condotto in prigione.

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