de ficchy Giovanni

L’apparato militare cinese è talmente corrotto che si rubava i soldi del carburante dei missili (sostituendolo con l’acqua).

Le autorità cinesi hanno scoperto che molti dei loro missili sono riempiti con acqua, anziché propellente, per cui sono solo dei giocattoli inutilizzabili.

Per questa ragione, numerosi ufficiali e dirigenti, tra i quali parecchi responsabili delle forze missilistiche strategiche, sono stati rimossi dal loro incarico, fino ad arrivare alla rimozione del ministro della difesa cinese.

A riportarlo sono fonti giornalistiche che si rifanno a informazioni apprese dai servizi di intelligence occidentali ma anche da fonti ufficiali e ufficiose cinesi.

La notizia non specifica il tipo di missili ma, dato che gli ufficiali rimossi appartengono alle forze missilistiche strategiche, è verosimile che parliamo di missili balistici a lungo raggio, massima espressione della potenza militare cinese.

Le stesse fonti riportano che le immagini satellitari hanno mostrato che gran parte dei silos missilistici cinesi sono finti: sono tappati in modo tale che non potrebbero lanciare nessun missile.

I fatti risalgono a dicembre 2023 / gennaio 2024.

Si ritiene che questa sia una precisa scelta strategica. Anziché costruire 1000 missili nucleari (per i quali la Cina dovrebbe sostenere costi esorbitanti e impiegare risorse di cui al momento non dispone), la Cina ne costruisce 500 (sono numeri a caso, che uso per esemplificare il concetto) e li disperde tra 1000 silos apparentemente uguali ed efficienti.

In questo modo, l’avversario non può sapere quali di quei 1000 silos ospitano un vero missile e quali no, nè può permettersi di sprecare migliaia di testate nucleari per colpire silos in gran parte vuoti.

In altre parole i cinesi hanno ottenuto un effetto di deterrenza simile a quello che otterrebbero con 1000 missili, schierandone solo la metà (o anche meno).

Questo può spiegare il motivo per cui i satelliti americani vedono silos “tappati” e inutilizzabili.

Per la stessa ragione, è verosimileche i cinesi, al fine di ingannare i soldati e la gente che lavora dentro e vicino ai complessi di lancio, abbia utilizzato missili finti per riempire i silos, in maniera da evitare che qualche spia possa riferire ai potenziali nemici quali silos sono pieni e quali no.

Questo potrebbe spiegare la vicenda dei missili riempiti con acqua.

La storia di questi stratagemmi cinesi, come ho detto, è ben conosciuta da chi segue questi argomenti per cui mi limito a indicare una fonte, risalente a tempi non sospetti, che riscontra quanto ho affermato:

The Chinese silos were ten feet in diameter, exactly room enough for the deployment of Chinese DF-31 and DF-41 missiles, or U.S. Peacekeeper ICBMs, implying upwards of a possible 3600 warheads, more than double the highest current U.S. government estimate of future Chinese nuclear forces.

Quickly trying to recover from initial stumbles, Chinese minimalists produced a new benign explanation—the missile silos were mostly decoys in which fake missiles would be deployed, confusing U.S. warfighters eager to attack China’s missile silos.

Tradotto (parte in grassetto): “I silos sono in gran parte esche che ospiterebbero missili finti, per confondere i militari statunitensi in caso di attacco ai siti di lancio cinesi”.

E la corruzione, allora?

Beh, può essere che qualcuno, anziché costruire 500 missili veri e 500 missili finti, abbia costruito 600 missili finti (riempiti con acqua) e solo 400 missili veri, intascando per sè i soldi stanziati per i 100 missili veri mai costruiti.

In conclusione, il fatto che la Cina costruisca missili e silos fasulli non è una novità.

Il problema (per i cinesi) è che i missili fasulli potrebbero essere molti di più del previsto e che se la corruzione si è spinta a tanto, è verosimile che il problema riguardi anche le altre componenti dell’apparato militare, che potrebbero essere molto meno efficienti di quanto i vertici cinesi si aspettino.

E infatti, oltre ai dirigenti delle forze missilistiche strategiche, sono stati rimossi anche dirigenti di altri settori delle forze armate.

Infine, si impone una considerazione.

Dal momento che i satelliti americani riescono a distinguere i silos fasulli da quelli veri, è evidente che, in caso di guerra nucleare, gli americani sarebbero in grado di colpire i silos giusti e lasciare indenni quelli fasulli, vanificando così lo stratagemma (ancorché arguto) ideato da Pechino.

E quest’ultimo, probabilmente, è l’aspetto più significativo dell’intera questione, perché vuol dire che la Cina continua a essere vulnerabile a un attacco nucleare preventivo.

Di Admin

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