
No, perché i rabbini e scribi erano molto attenti a ciò.
Oltre a commettere un peccato gravissimo, rischiavano la pena di morte.
Per secoli le narrazioni, le immagini, i temi, i personaggi, i simboli biblici sono stati la stella polare dell’arte in tutte le sue forme, anche contemporanee, della filosofia, della vita sociale (si pensi al rilievo etico del Decalogo).
Se si intende in epoca cristiana, i Manoscritti del Mar Morto confermano la presenza di cambiamenti non significativi e, per i pochi che ci sono stati, i restanti sono minimali frutto di errori di trascrizione.
Comunque la Bibbia è stata scritta in maggioranza da scrittori anonimi e profeti.
Secondo la tradizione Mosè scrisse il Pentateuco, i profeti i loro rispettivi libri, i Vangeli da Luca, Marco, Giovanni e Matteo, Atti da Luca, Apocalisse da Giovanni e le varie lettere da Paolo (e da suoi discepoli che scrivevano per conto suo).
La Bibbia afferma di essere scritta da parte degli uomini , ma ispirata da Dio stesso ( 2 Timoteo 3:16–17 e 2 Pietro 1:16–21).
Sarà vero ?
Bene, leggi il Libro del Profeta Isaia Capitolo 9 versetti 5 e 6 , Capitolo 52 e versetto 13 fino al Capitolo 53 versetto 12 .
Di chi si parla ?
Di Gesù Cristo ,….
Bene, quei testi come anche Michea 5 :1–2 sono stati scritti 750 anni Avanti Cristo !!!
La Bibbia è piena zeppa di Profezie di questo genere !
Non c’è nessun altro libro paragonabile ……..
Prendiamo solo il Nuovo Testamento scritto nel periodo che va dal 40 al 90 Dopo Cristo , abbiamo 13,000 manoscritti la maggior parte interi ed alcuni solo frammenti .
I più antichi frammenti risalgono ad un periodo di circa 40 anni dopo l’Originale !
I libri profetici raccolgono le predicazioni dei vari profeti (tranne Isaia dove abbiamo tre autori diversi di differenti periodi) ma si ritiene che nessuno di loro ha messo i testi per iscritto, bensì lo fecero i loro discepoli e le loro “scuole”.
Di un solo libro abbiamo un’indicazione certa ma confusa: il libro del Siracide. E’ un testo in greco, appartenuto agli Ebrei della diaspora egiziana, presente nella traduzione ebraica della Bibbia in greco (la così detta LXX) ma non rientrato nel canone della Bibbia ebraica, in quanto non scritto in ebraico e redatto al di fuori della terra santa.
Il libro ha una breve prefazione scritta da un anonimo nipote che dichiara di aver tradotto in greco gli scritti ebraici del nonno Gesù.
Più avanti nel testo troviamo il nome completo del saggio nonno: “Gesù, figlio di Sirach, figlio di Eleazaro, di Gerusalemme”.
Saremmo, perciò, nel 132 a.C. Il nonno Siracide era certamente un sapiente, uno scriba ebreo di Gerusalemme, formato nelle tradizioni dei padri, attento a impedire che lo spirito religioso di Israele non venisse fagocitato e deformato dalla cultura razionalista greca allora dominante.
La cosa straordinaria è che dal termine del 1800 hanno cominciato a trovare nella sinagoga del Cairo pezzi dell’originale ebraico, scoperta poi continuata il secolo successivo tra i famosi rotoli di Qumran.
Hanno ricostruito buona parte del testo originario e qui il nome dell’autore è lievemente diverso: “Simeone, figlio di Gesù, figlio di Eleazaro, figlio di Sira”. Tornando al testo in greco è l’unico di tutta la Bibbia che contiene la data certa di composizione, “l’anno trentottesimo del re Evèrgete”, che dovrebbe corrispondere al 132 a.C., mentre l’originale ebraico dovrebbe risalire a circa 40 – 50 anni prima.

Tra gli autori del Nuovo Testamento conosciamo bene Paolo e si è concordi nell’attribuirgli almeno 7 lettere e abbastanza concordi per altre 4 (Seconda Tessalonicesi, le due a Timoteo e quella a Tito).
Si dibatte sulla sua paternità di Efesini e Colossesi mentre Ebrei è pseudoepigrafa.
Gli evangelisti hanno nomi noti e non c’è motivo di credere che siano nomi errati, in quanto non si tratta di pseudoepigrafia, ovvero non c’era nessuno famoso Marco, Matteo e Luca a cui cercare di attribuirli (il tentativo di identificarli con personaggi certi sono posteriori).
Nel caso di Giovanni non è chiaro chi sia ma i testi attribuitigli (vangelo, tre lettere, Apocalisse) hanno la stessa mano o almeno sono della stessa scuola di suoi discepoli
E se provassimo a chiederci qual è il brano più antico della Bibbia?
Non lo sappiamo, ma se si ritiene che i redattori cominciarono a comporre i libri circa 3000 anni fa, alcuni materiali sono ancora più antichi, come ad esempio il ciclo dei Patriarchi (Abramo, Isacco, Giacobbe, Giuseppe). Conosciamo una probabile fonte extrabiblica che ha ispirato una parte del libro dei Proverbi, un testo egizio detto “Istruzione di Amenemope”, di datazione incerta ma forse 1300–1000 a.C.

Invece per sapere chi ha raccolto per primo i testi, beh, la storia si fa ancora più complessa.
La lista dei testi ritenuti ispirati si chiama “canone” e naturalmente è differente per Ebrei e Cristiani.
Forse in campo ebraico una lista fu fissata al termine del I secolo d.C., al concilio di Jamnia, ma non siamo certi che questo concilio sia veramente avvenuto.
Il Concilio di Jamnia (probabilmente l’attuale Yavne), città in cui esisteva una scuola giudeo-farisaica, è stata un’ipotetica assemblea di rabbini ebrei farisei che fra l’altro avrebbe fissato, intorno al 95 d.C., il canone della Bibbia ebraica (Tanakh), che costituisce l’Antico Testamento delle chiese cristiane …
Di certo nella traduzione in greco della LXX (II secolo a.C) la lista dei libri è parzialmente diversa.
la Bibbia greca raccoglie, con variazioni nei singoli manoscritti, le opere deuterocanoniche e anche alcune non accolte nel canone cattolico.
In sostanza, i LXX sono la ‘Bibbia di Alessandria’, cioè la Bibbia greca, veicolo importantissimo non solo per la comunità degli ebrei alessandrini, ma successivamente anche per gli autori del Nuovo Testamento e per la chiesa delle origini, fino a giungere alla chiesa dei Padri.
In un certo senso quest’opera ha un enorme interesse ecumenico; bisogna infatti segnalare che i LXX restano il testo biblico che tutte le chiese orientali usano nella liturgia.
In campo Cristiano le liste dei testi del Nuovo Testamento delle diverse comunità progressivamente convergono in quella di cui abbiamo testimonianza in un decreto del papa Damaso del 382.
E siccome in questo documento sono elencati i testi ritenuti ispirati sia dell’Antico che del Nuovo Testamento, abbiamo almeno una data da cui possiamo parlare in modo definitivo di “Bibbia” come la intendiamo oggi.
Se uno vuole veramente capire la Bibbia , vi consiglio di iniziare con il Vangelo di San Marco , che è quello più antico e più breve , poi il Vangelo di San Luca ed il Libro degli Atti( che sono il volume 1 ed il volume 2 della stessa opera), seguito dalla Lettera di San Paolo ai Galati e il 1 e 2 Tessalonicesi .
Dopo questo inizio si può avventurarsi a leggere il resto del Nuovo Testamento escluso l’Apocalisse di Giovanni .
Dopo questo , i primi 5 libri della Bibbia ; Genesi ,Esodo , Levitico , Numeri , Deuteronomio, 1 e 2 Cronache , il Vangelo di San Matteo e l’Epistola agli Ebrei .A questo punto avrai una buona idea di ciò che dice la Sacra Scrittura .
Poi , il Vangelo di Giovanni meditando un capitolo al giorno