“Il Grande Prelato”

De Ficchy Giovanni

Ultimamente, assistiamo a una grande discussione da parte di queste frange scismatiche della Chiesa Cattolica, sostenute da uno pseudo teologo, un certo Cionci, oltre ad altri sacerdoti e frati oramai sospesi a divinis, sul famoso ” GRANDE PRELATO” , che non si baserebbe sulle sacre scritture ma bensì, su rivelazioni private, ossia profezie.

Su questo punto il pensiero della Chiesa in tema di “rivelazioni private”: “Lungo i secoli ci sono state delle rivelazioni chiamate “private”, alcune delle quali sono state riconosciute dall’autorità della Chiesa.

Esse non appartengono tuttavia al deposito della fede.

Non ci si può basare, su di esse con sicurezza per quanto riguarda “la salvezza”,

come si trattasse di letture, integrative.

Il loro ruolo non è quello di “migliorare” o di “completare” la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare a viverla più pienamente in una determinata epoca storica.

Alla Chiesa è affidato questo dono – il “deposito della fede” – da custodire, spiegare, applicare alle differenti situazioni della storia. 

Guidato dal Magistero della Chiesa, il senso dei fedeli sa discernere e accogliere ciò che in queste rivelazioni costituisce un appello autentico di Cristo o dei suoi santi alla Chiesa.

La fede cristiana non può accettare “rivelazioni” che pretendono di superare o correggere la Rivelazione di cui Cristo è il compimento.

Ma se in Cristo la rivelazione si compie, che senso possono avere ormai altre rivelazioni? 

Nella Chiesa c’è poi il senso dei fedeli, quell’istinto della fede che precede ogni riflessione e che si manifesta soprattutto nella fede dei semplici e degli illetterati, che si nutre di preghiera personale, della liturgia e della religiosità popolare. 

E’ certamente molto importante fare discernimento, infatti nella prima lettera di Giovanni: “Carissimi, non credete a ogni spirito, ma esaminate gli spiriti, per saggiare se provengono veramente da Dio” (I Gv 4,1).

San Tommaso d’Aquino ; “In ogni periodo, non sono mancati alcuni dotati di spirito profetico, non in verità per proporre una nuova dottrina, ma per dirigere l’attività umana” (II II, q. 174, a. 6, ad 3.).

Pertanto consiglio a tutti di dubitare di queste rivelazioni private dal contenuto sconvolgente…non sono verità di fede…e io personalmente mi baso solo sulla dottrina e sulle sacre sritture.

Queste le fonti che ho consultato;

Pierre Adnès, S.J., Rivelazioni private, in René Latourelle, S.J. – Rino Fisichella (edd.), Dizionario di Teologia Fondamentale, Cittadella, Assisi 1990, pp. 1066-1070.

Pietro Cantoni, Rivelazione, rivelazioni private, nuove rivelazioni: Criteri e problemi teologici cattolici per un discernimento, in: Massimo Introvigne (a c. di), Le nuove rivelazioni, Elle Di Ci, Leumann (TO) 1991, pp. 251-273.

Augustinus (Kyung-Ryong) Suh, Le rivelazioni private nella vita della Chiesa, Edizioni Studio Domenicano, Bologna 2000.

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