Il processo a Donald Trump, ha altri scopi…

De Ficchy Giovanni

Ex Presidente Donald Trump,

Donald Trump apparirà oggì in tribunale per il quarto giorno del suo processo segreto, dopo che ierì sono stati selezionati 12 giurati.

Il processo di selezione della giuria era stato complicato a causa dell’imputato polarizzante e di alto profilo.

I potenziali giurati erano stati interrogati sulle loro inclinazioni politiche, sui loro post sui social media e su molti altri aspetti della loro vita.

La giuria è composta da sette uomini e cinque donne che vivono in diverse parti di Manhattan, tra cui l’Upper East Side, Harlem, Hell’s Kitchen e il West Village.

Provengono da una vasta gamma di background personali e storie lavorative.

Diversi giurati hanno affermato di non avere opinioni forti su Trump e alcuni hanno affermato di non seguire da vicino le notizie.

L’esatta composizione razziale della giuria e l’età dei giurati non sono chiare.

“La grande mela” è la città natale di Trump, ma sembra che il suo atteggiamento sia così polarizzante che molti dei suoi concittadini candidati a membri della giuria volessero una via d’uscita.

Così  la selezione della giuria, è stato uno spettacolo surreale ,e forse soprattutto per un uomo che una volta era la persona più potente del mondo (e potrebbe esserlo di nuovo).

il processo penale di Donald Trump sta costringendo l’ex presidente, un uomo che notoriamente si circonda di adulatori, a sedersi in silenzio e ad ascoltare le opinioni non filtrate di coloro che normalmente vengono tenuti a debita distanza: persone che potrebbe chiamare sue “odiatori”.

Così a Trump è stato imposto di rimanere seduto, senza gesticolare, senza parlare e senza usare il telefono. 

Trump è stato costretto a sedersi e ascoltare mentre ai normali newyorkesi veniva chiesto cosa pensassero di lui e dell’America.

Le risposte sono state diverse.

Quando il primo gruppo di potenziali candidati è stato ulteriormente ridotto, l’accusa e la difesa hanno avuto l’opportunità di interrogare gli stessi potenziali giurati.

Ne sono seguite battute colorate e scambi bizzarri.

“Resistere all’impulso di fuggire dall’aula”, ha detto il pubblico ministero Joshua Steinglass, avvertendo i candidati alla giuria di non tormentarsi sul motivo per cui proprio loro, tra tutte le persone, sono finiti come potenziali candidati al processo di Trump.

Trump è stato nei giorni passati, seduto in gran parte impassibile in tribunale, come gli è stato intimato dal Giudice, Juan Merchan.

Deve presenziare, e non può usare il tribunale, come un palco per i suoi famosi comizi, improvvisati, trattandosi di un “processo segreto”.

L’ex presidente 77enne “sembrava dormicchiare” durante le prime udienze del processo per i pagamenti alla pornostar Stormy Daniels. 

Tanto che il pisolino del tycoon è diventato di tendenza sull’ex Twitter con tanto di hashtag #DonSnorleone. 

Ed è questo a mio avviso il vero motivo, per cui si celebra questo processo, i democratici, infatti vogliono che Donald stia fermo e zitto, senza poter girare e fare campagna elettorale, dal lunedì al venerdì.

Si tratta quindi di un bel vantaggio per Joe Biden, il quale invece ha a disposizione tutto il tempo e i mezzi necessari per fare la campagna elettorale.

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