GLI ALTRI

Gli altri

C’è un mondo che ci guarda e ci giudica , ed è un mondo senza occhi, vede solo quello che vuole vedere, si ricorda solo quello che crede di ricordare, che spesso è in contrasto con quella che è la verità effettuale, e cozza con la verità interiore della persona giudicata.

Bisogna prendere atto di una “verità” inconfutabile, comprovata dalla scienza, è dal punto in cui si guarda che nasce la “verità” che crediamo che sia obbiettiva e inconfutabile, ma che vive come un giudizio di assoluto certezza solo per il soggetto che giudica quell’accadimento.

Il giornalismo, come professione dovrebbe essere acquisizione di verità senza possibilità di errore, perché l’eventuale errore condiziona chi legge e crea posizioni che potrebbero non essere veritiere , non obbiettive, e creare una “bugia”, che rimbalza e si sedimenta nelle menti dei lettori.

I giornalisti della Rai sono dispensatori di verità assolute e condizionano chi ascolta e chi legge , troppo spesso succede in questo mondo globalizzato che le fonti non vengano controllate e il periodo della guerra informatica che stiamo vivendo altera il senso delle notizie , forse un maggior controllo da parte degli organi predisposti alla verifica , dovrebbero predisporsi a compiere il dovere costituzionale d’informare i cittadini in maniera assolutamente reale e vera, questo si che sarebbe d’uopo, ciò detto, ritengo che i giornalisti della Rai siano dimentichi della “servitù ” politica delle scorse legislature, e che farebbero meglio a far il mea culpa sulle scelte “padronali” effettuate negli anni passati.

La qualità dei colleghi a livello professionale della Rai non si discute, discuto talune scelte di alcuni , che sono dettate dalla volontà di “servizio” ad una certa politica ,che non si arrende a prendere atto che il ” vento” è cambiato e che la verità non ha padroni, ma solo realtà inconfutabili.

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