L’otto e il nove giugno ci sono le Europee, elezioni, queste, poco sentite dall’elettorato, tant’è vero , che per sperare di aumentare il dato di partecipazione al voto tutti i partiti in gara, hanno voluto dare una forte connotazione di politica nazionale, una specie di politiche, con i due maggiori partiti, Fratelli di Italia e il PD ,con un programma elettorale basato sul territorio nazionale e poco connotati sul le Europee .
Proprio così, il programma per il Parlamento Europeo è di netta contrapposizione tra i conservatori della Meloni e dei socialisti del governo uscente.
Ma questo interessa poco, non appassiona il popolo Italiano, dimentico di tutta una serie di provvedimenti che hanno creato e che creeranno problemi economici alla nostra Nazione, il mondo “verde” con le sue normative hanno impattato e impatteranno pesantemente sulla economia nazionale.
Per questo , si è preferito da parte dei partiti Italiani, di indicare una risoluzione nazionale, creando,” ad artem “,una specie di referendum a favore, o contro , il Governo Meloni.
Invece questa tornata elettorale europea , ha una valenza enorme per la nostra Nazione, i provvedimenti della Comunità sono sempre più insidiosi a livello economico e industriale, le scelte pesano sulle nostre industrie e sulla nostra crescita, che malgrado tutto è buona , e può essere il volano necessario per abbassare il debito nazionale e far volare l’economia italiana.
Ma per fare tutto ciò è necessario andare a votare, l’astensionismo paventato sarebbe una delegittimazione dei nostri bisogni, un messaggio assolutamente pericoloso per la nostra Nazione in seno alla Comunità.
Bisogna andare a votare , come volete e per chi volete, ma andare a votare per mandare un messaggio alla Comunità Europea chiaro e forte e rendere l’Italia attore d’innovazione e di forza per la nuova politica economica, sociale, militare e morale della Comunità.
Andiamo a votare, per noi e per gli altri.
Dario Miccheli