Il nome di Khelif è finito sotto i riflettori durante i Mondiali del marzo 2023: l’atleta algerina è stata squalificata dalla competizione organizzata dall’International Boxing Association – che non non viene riconosciuta dal Cio – perché i test avrebbero evidenziato un livello eccessivo di testosterone e la presenza di cromosomi maschili nel Dna.

La squalifica, contestata dall’atleta, secondo l’Iba è scattata dopo una “meticolosa revisione” e ha portato all’esclusione di due concorrenti – anche la taiwanese Lin Yu-ting – che avrebbero avuto “vantaggi competitivi” sulle rivali.

Ha scoperto la boxe pochi anni fa, dopo aver visto in tv le Olimpiadi di Rio 2016.

Dal villaggio di Tairet, è iniziata la sua rincorsa.

Contro la volontà della famiglia, che all’inizio non l’ha appoggiata.

E ora invece entrambi i genitori la sostengono, sono i suoi più grandi tifosi.

Ogni giorno per arrivare in palestra, doveva percorrere circa 10 kilometri, arriva così il debutto ai Mondiali del 2018 chiusi al 17esimo posto. 

 Khelifi è alla seconda Olimpiade, dopo quella di Tokyo 2020 in cui non ha centrato il podio nella categoria 60 kg.

Nel 2022 è stata premiata come migliore atleta algerina, ora è anche ambasciatrice dell’Unicef.

Nell’avvicinamento alla sfida del primo agosto, l’atleta algerina, 25 anni, è finita sotto i riflettori: l’esclusione dagli ultimi Mondiali per un livello elevato di testosterone ha acceso il dibattito. 

Imane Khelif affronterà così la nostra Angela Carini alle Olimpiadi di Parigi 2024 nel match del primo turno del torneo di boxe femminile della categoria 66 kg. 

L’atleta è bersaglio di attacchi virulenti e infondati da parte di personaggi influenti, come Elon Musk e Richard Dawkins, che hanno messo pubblicamente in dubbio la sua identità sessuale, accusandola di fingere di essere una donna per competere nella categoria femminile.

Anche molti media, incluso il Daily Mail, hanno messo in dubbio la sua identità di genere.

“Imane Khelif è nostra figlia, sorella e campionessa. Imane Khelif è una linea rossa che non va oltrepassata. Condanno fermamente le molestie mediatiche di cui è stata vittima.

Avanti Imane, tutta l’Algeria è con te”, ha scritto il ministro della Gioventù e dello Sport, Abderrahmane Hammad, sul suo account X.

Imane, sulla base delle informazioni disponibili, è una persona intersex.

La definizione ;

“include tutte le variazioni innate (ovvero presenti fin dalla nascita) nelle caratteristiche del sesso”.

Tali variazioni “possono riguardare i cromosomi sessuali, gli ormoni sessuali, i genitali esterni o le componenti interne dell’apparato riproduttivo”.

La realtà è che queste olimpiadi si stanno trasformando, nelle olimpiadi della contestazione, dopo la rappresentazione oscena di apertura.

Una Olimpiade tribolata come non mai.

Di Admin

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