
Scriveva Joseph Goebbels nel suo diario; “L’essenza della propaganda consiste nel convincere le persone di un’idea in modo così sincero, così vitale, che alla fine vi soccombono completamente e non possono più sottrarvisi”.
Adolf Hitler, era chiaramente d’accordo con lui, per questo istituì il ministero del Reich per la Propaganda, nerl 1933, con a capo proprio Goebbels.
Così il gerarca attraverso l’arte, la musica, il teatro, i film, i libri, la radio e la stampa, diffuse la propaganda del regime del Terzo Reich.
Quella di Goebbels, sull’uso della propaganda,è una lezione che declinata certamente in un maniera diversa , anche le democrazie hanno appreso e che non riguarda solamente i regimi totalitari o autoritari.
Certamente tra tutti i sistemi di comunicazione esistenti, i film rappresentano uno dei più potenti veicoli di propaganda da parte dei governi e degli apparati.

Vi rammento che gli Stati Uniti entrarono in guerra all’indomani dell’attacco di Pearl Harbor all’alba del 7 dicembre 1941 da parte dell’Impero giapponese, un attacco terribile, che da una parte ferì gravemente il gigante statunitense, ma dall’altra mobilitò le risorse umane, belliche, e cinematografiche del tempo.
Infatti, quando gli Stati Uniti entrarono nella Seconda guerra mondiale, non furono solo i giovani uomini e le donne ad arruolarsi perché anche “Hollywood si arruolò con loro”.
Con l’entrata in guerra decisa dall’amministrazione Roosevelt le pellicole presero la funzione di sostenere lo sforzo bellico statunitense contro la minaccia del sol levante , e poi nazifascista.
Il governo americano , tramite le agenzie governative, esaminò ben 1.652 sceneggiature, rivedendo e scartando tutto ciò che ritraeva gli Stati Uniti in modo sfavorevole, compreso il materiale che faceva sembrare gli americani “ignari della guerra o contrari ad essa”.
Elmer Davis, che allora rivestiva la carica di responsabile dell’Ufficio per l’Informazione di Guerra, disse: “Il modo più facile per iniettare un messaggio nella mente della maggior parte delle persone è farlo passare attraverso un film di intrattenimento, quando non si rendono conto di essere oggetto della propaganda”
Anche dopo la fine della Seconda guerra mondiale l’influenza del governo americano e delle agenzie governative sul mondo del cinema è stata sempre molto marcata e di estrema rilevanza.
Si può vedere come negli anni , il “complesso militar-industriale” degli Stati Uniti si sia servito dei film per diffondere messaggi di propaganda.
Il contributo dato dal governo americano, spazia da pellicole cult come Top Gun alle serie Marvel fino a programmi di intrattenimento come Extreme Makeover.

Se avete visto Top Gun o Transformers , potreste esservi chiesti: tutta quella macchina militare sullo schermo ha delle condizioni?
L’esercito ha davvero una possibilità di scrivere la sceneggiatura?
Così, documentandosi bene, leggendo libri sull’argomento, si scopre come l’esercito e la CIA abbiano spinto le narrazioni ufficiali mentre sistematicamente cancellavano le sceneggiature di crimini di guerra, corruzione, razzismo, aggressioni sessuali, colpi di stato, omicidi e torture.
E’questo Il ruolo degli organi di sicurezza degli Stati Uniti nel promuovere il militarismo tramite i media popolari.
Così il copione viene esaminato e restituito ai produttori con note elaborate dai funzionari del Pentagono stesso, “modifiche alla sceneggiatura o persino ampie alterazioni della trama”, lo studio può accettare i “suggerimenti” del Pentagono nella loro interezza o perdere la possibilità di avere in prestito attrezzature e armi utili alla realizzazione del film.
Infatti, attraverso l’Entertainment Liaison Office, il Pentagono e la Cia condizionano il prestito di sistemi d’arma ai produttori di film in cambio dell’accesso completo alla sceneggiatura della pellicola.
Da The Longest Day a Lone Survivor , Iron Man a Iron Chef e James Bond a Jack Ryan, si scopre un “universo cinematografico” alternativo che si erge come uno dei grandi colpi di stato delle pubbliche relazioni del Pentagono dei nostri tempi.