A seguito dell’ultima alluvione del 20 ottobre, la città di Bologna e le zone limitrofe hanno subito parecchi danni. Ad oggi, in città, la viabilità è ancora inadeguata: vi sono cantieri ovunque, blocchi stradali importanti, ma non sembra esserci alcuna speranza di risoluzione del problema. Inoltre, a quanto sembra, sono stati parecchi i fondi stanziati alla regione per evitare il riaccadere di quanto è successo in Romagna l’anno scorso, cosa che poi è comunque successa proprio di recente.

Il tunnel sito vicino all’Ospedale Maggiore era completamente sommerso, rimasto in agibile per settimane. In via Saffi, ad oggi, le autoambulanze viaggiano sotto i portici: sì, avete capito bene!

La tangenziale ha diverse uscite chiuse, è stato chiuso anche il ponte di Borgo Panigale, giusto sabato scorso, probabilmente a seguito di un cedimento strutturale. In sintesi: la città è un cantiere a cielo aperto! Transenne arancioni “colorano” la città…
Si sottolinea che i molteplici cantieri sono stati aperti contemporaneamente, quindi i disagi sono indipendenti dall’alluvione, infatti i gravi disagi sono proprio dovuti a tutti i cantieri contemporanei ed al fatto che tutta la viabilità è in parte bloccata in tutta la città e provincia. In questa situazione l’ alluvione ha “solo” peggiorato la situazione, facendone aprire di ulteriori.

Diversi ed ingenti sono stati i danni, ancora molte persone si sono viste portare via ogni cosa, e molti gli animali annegati. Di nuovo.
La domanda è solo una: che fine hanno fatto i fondi stanziati per evitare il ripetersi della situazione, già poco chiara, successa giusto l’anno scorso a pochi km dal capoluogo di provincia?
