
De Ficchy Giovanni
E’ definitivamente tramontata l’idea che l’arco della storia tende necessariamente verso il progresso e non esiste più la consapevolezza che il progresso è una conquista quotidiana ma inesorabile .
I successi sociali,tecnologici e culturali in oltre mezzo secolo e in ogni continente della Terra, che hanno consentito in passato uno sviluppo economico al mondo occidentale, segnano però il passo.
Un fantasma si aggira per l’Europa, e per l’intero mondo occidentale; una sinistra estremamente illiberale che ha sposato la politica dell’identità e le crociate della cancel culture, rappresenta un vero problema
Una sinistra illiberale, il pericolo per il mondo come lo conosciamo , oggi arriva proprio da lì, una campagna di odio nei confronti degli avversari che favorisce soltanto le ideologie più estreme.
Ed ecco affermarsi così il woke, l’ideologia che vorrebbe nei suoi intenti cancellare la memoria storica, della Nostra società, questa nuova religione contemporanea, che si è sviluppata nelle università americane, e poi mano mano che gli studenti trovavano una occupazione lavorativa, anche nei media e nelle istituzioni.
Questi giovani portano con sé il terrore di non sentirsi a proprio agio, una propensione ossessiva e limitata ad ottenere giustizia per i gruppi identitari oppressi e i metodi per costringere tutti quanti alla purezza ideologica, censurando i nemici e cancellando gli alleati che hanno trasgredito, con echi di quello stato confessionale che ha dominato l’Europa prima che prendesse piede il liberalismo alla fine del diciottesimo secolo.
Per realizzare la loro società ideale, la sinistra illiberale usa dei metodi non democratici per piegare gli avversari e limitare la loro libertà individuali, mettendoli alla gogna o escludendoli dalla vita sociale.
Anteponendo “il fine ai mezzi e gli interessi del gruppo alla libertà dell’individuo”.
Così i liberal progressisti che nel nostro paese, si illudono che gli intolleranti di sinistra siano soltanto una minoranza, e mi rivolgo a quei moderati che strizzano l’occhio alle classe dirigente del pd, e pensano alla surreale idea di alleanza strategica con i verdi comunisti .
Nonostante i liberali e la sinistra illiberale abbiano in comune molte cose, a cominciare dalla ricerca costante del cambiamento fino all’opportunità universale di farcela a prescindere dal genere o dalla razza, in realtà ,i progressisti di sinistra devono cominciare da subito a domare l’incendio appiccato dai compagni illiberali.
Milton Friedman, mio maestro di vita, una volta disse che la “società che mette l’uguaglianza prima della libertà non avrà successo in nessuna delle due”.
“La libertà politica in questo caso s’accompagna chiaramente al libero mercato ed allo sviluppo delle istituzioni capitaliste.
Altrettanto avvenne per la libertà politica nell’età d’oro della Grecia e nei primi anni dell’era romana.
La storia suggerisce semplicemente che il capitalismo è una condizione necessaria per la libertà politica. Chiaramente è una condizione [da sola] non sufficiente.”