Giovanni De Ficchy

Raffaele Cappiello, noto e stimato avvocato romano, pur non essendo un fratello, occupa ora la massima carica del Grande Oriente d’Italia, principale obbedienza massonica nel nostro Paese che, per la prima volta nella storia ha un Gran Maestro profano .

Con la nomina di Raffaele Cappiello, il Grande Oriente d’Italia entra in una fase di commissariamento che mira a ristabilire l’equilibrio e la trasparenza nella gestione dell’istituzione.

Attualmente, l’avvocato Cappiello ricopre numerosi incarichi di rilievo:

Amministratore indipendente delle società B&C Speakers SpA, Avio SpA e Mediaset SpA;
Amministratore del Fondo Pensioni S.I.A.E.;
Componente del Comitato Consultivo del Fondo Tessalo, un fondo di investimento alternativo immobiliare di tipo chiuso riservato, gestito da DeA Capital Real Estate SGR SpA.

Chiaramente l’avvocato si occuperà di questioni non iniziatiche, che restano nella consueta riservatezza in capo alle Logge, bensì di faccende assai più, come dire, profane. 

Per capire meglio, basta pensare che si occuperà del cospicuo patrimonio immobiliare della Comunione, ma anche alla gestione della parte delle capitazioni, le quote che i massoni versano periodicamente, destinata a confluire nelle casse centrali.

E’ vero che non si ha memoria di un pasticciaccio davvero brutto come quello capitato nei mesi scorsi a Villa Medici del Vascello le cui conseguenze continuano a trascinarsi con un’immagine davvero poco iniziatica e, ormai, per nulla avvolta dal segreto.

Il Goi mai era stato travolto e sconvolto da questioni assai poco esoteriche, come quella dell’esito e della procedura elettorale proprio per l’elezione della sua massima carica tali da portare la giustizia civile (ne esiste una anche massonica) a nominare un curatore speciale dell’istituzione libero-muratoria, come ha fatto il giudice del tribunale di Roma Flora Mazzaro, appunto nella persona di Cappiello.

Ma ora tra i grembiuli i compassi e le toghe, con nel frammezzo pure l’eventualità di un’ulteriore nomina di un amministratore giudiziario da parte dell’avvocato Cappiello, la più importante e partecipata obbedienza massonica italiana continua a rimanere senza una guida riconosciuta.

 L’avvocato Cappiello, d’ora in poi unico rappresentante legale del Goi, dovrà costituirsi in giudizio a nome dell’istituzione massonica nella causa civile che vede lo stesso Goi contro la lista a sostegno di Taroni autrice della richiesta di annullamento delle elezioni del marzo scorso. 

Il prossimo appuntamento cruciale è fissato per il 22 gennaio, quando si terrà un’udienza che potrebbe fare maggiore chiarezza.

Fino ad allora, il Grande Oriente d’Italia, con oltre 23.000 iscritti, rimane privo di una guida legittimata e con il simbolico maglietto del Gran Maestro nelle mani di un “profano”

Seguiranno aggiornamenti sugli sviluppi di questa vicenda

Di Admin

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