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Una nuova ondata di propaganda russa sta emergendo sui social media, con l’obiettivo di mettere a dura prova le relazioni recentemente rafforzate tra Italia e Arabia Saudita in vista di un incontro dei ministri degli esteri a Roma previsto per oggì.
Oltre alle relazioni bilaterali, i colloqui si concentreranno sul clima internazionale determinato dall’invasione russa dell’Ucraina e dalla guerra di Gaza, scoppiata il 7 ottobre in seguito all’attacco di Hamas al sud di Israele.
Campagne di disinformazione come queste si basano su due fattori chiave: sfruttare le tensioni preesistenti e scegliere il momento giusto per massimizzare l’impatto.
Questo caso specifico è in linea con un incontro che era stato programmato per domani a Roma tra i ministri degli Esteri, Antonio Tajani e Faisal Bin Farhan Al-Saud, ma che nel frattempo è stato annullato.
Sta circolando così, in un canale in lingua araba con sede in Russia su X (ex Twitter) ha ripubblicato un vecchio video di Giorgia Meloni in cui critica l’Islam, affermando che è incompatibile con i diritti e i valori della civiltà occidentale e dell’Arabia Saudita.
Questo post ha raccolto quasi due milioni di visualizzazioni solo su X.
Inizialmente circolante nei profili in lingua araba, la campagna si è poi diffusa nei profili spagnoli e indiani.
la clip è datata 2018, prima delle elezioni generali in Italia e quando Meloni non era ancora Primo Ministro, e non riflette la posizione attuale del governo Meloni.
La Corona saudita è considerata dagli esperti delle Nazioni Unite mandante e organizzatrice dell’omicidio premeditato del giornalista Jamal Khashoggi.
L’Arabia Saudita, che partecipa alla guerra in Yemen in coalizione con gli Emirati Arabi Uniti, è stata inoltre più volte accusata di massacri indiscriminati nei confronti della popolazione civile proprio in Yemen.
Eni, Snam, Cdp, Enel, Leonardo, WeBuild, Maire, Pirelli, Intesa Sanpaolo, UniCredit, Ita, Ansaldo Energia, Saipem, Invimit, hanno interessi in Arabia Saudita.