De Ficchy Giovanni

ERA una canzone della Spaghetti Dance, la disco music made in Italy.
Con il giusto groove tra sintetizzatori, testo onirico e ritornello, che l’hanno fatta rimanere nell’orecchio e in testa di qualche ventenne di allora, oggi abbondantemente sopra gli anta.
Scritta dal viareggino (di adozione da oltre 30 anni: è originario di Fivizzano) Marco Ceramicola, che cantava con lo pseudonimo di Manuele Pepe ottenendo un discreto successo negli anni ’80 e partecipando a Sanremo e Un Disco per l’estate, per poi chiudere la carriera e dedicarsi al commercio.
Il titolo è “Shadilay” e parla di un’entità extraterrestre portatrice di una nuova luce ed energia inventata da Ceramicola: dopo 30 anni il brano è tornato incredibilmente alla ribalta diventando l’inno dei fan di Trump durante la campagna elettorale e dell’Alt-Right, movimento di Destra americano

E’ il fatto sta che la canzone si sta moltiplicando su Youtube in un’infinita serie di versioni, visualizzate da milioni di utenti: da quella in cui Trump canta a quella in cui balla fino alle cover metal, punk e in tutte le salse, tra velocizzazioni, remix e riarrangiamenti.
Un’altra coincidenza è che nella copertina del disco c’è un uomo che va incontro al Big Ben mentre un orologio segna la mezzanotte: si è sparsa la convinzione che è la luce di Dio che arriverà, portando la pace.
E sono oramai tutti convinti che Trump è stato illuminato da “Shadilay”.
Ora il songwriter di origine lunigianese sta lavorando a un clamoroso rientro nella musica a distanza di 25 anni, proprio sulla scia del nuovo successo di Shadilay.
L’Associazione Italia Usa ” Presidente Donald Trump”, ha infatti richiesto di realizzare una versione “lirica”, che sarà cantata da un noto tenore italiano, da regalare al Tycoon in occasione dell’isediamento.