De Ficchy Giovanni

Il messaggio di Capodanno del presidente cinese Xi Jinping, indirizzato a Vladimir Putin, ha suscitato reazioni contrastanti e non poche perplessità.

Xi si è presentato come un promotore della pace e dello sviluppo globale, dichiarando che “non importa come si evolverà la situazione internazionale, la Cina rimarrà ferma nel promuovere lo sviluppo nel mondo.

” Tuttavia, la retorica utilizzata dal leader cinese contrasta nettamente con alcune delle azioni recenti di Pechino sul piano interno e internazionale.

Nel suo discorso, Xi ha voluto ribadire l’impegno della Cina per la stabilità globale, un messaggio diretto non solo a Mosca, ma anche alla comunità internazionale.

L’affermazione sembra mirata a consolidare l’immagine di Pechino come una potenza responsabile e pacifica, capace di influenzare positivamente un mondo segnato da conflitti e tensioni geopolitiche.

Nonostante le parole rassicuranti di Xi, la realtà dei fatti dipinge un quadro diverso:

  1. Pressioni su Taiwan : La Cina ha intensificato le operazioni militari attorno a Taiwan, con voli di incursione nella zona di identificazione aerea dell’isola e una retorica sempre più aggressiva. La riunificazione con Taiwan, se necessaria con l’uso della forza, rimane un obiettivo dichiarato del Partito Comunista Cinese.
  2. Repressione interna : Sul fronte interno, Pechino continua a reprimere con fermezza qualsiasi forma di dissenso. Dalle proteste contro le politiche anti-Covid, alle minoranze etniche nello Xinjiang e in Tibet, fino alla stretta su Hong Kong, la Cina di Xi Jinping ha consolidato un sistema autoritario intransigente.
  3. Espansione nel Pacifico : La Cina ha adottato un atteggiamento sempre più assertivo nel Mar Cinese Meridionale, costruendo basi militari su isole artificiali e sfidando apertamente i diritti territoriali di altri Paesi della regione. Questo comportamento ha alimentato tensione con nazioni come le Filippine, il Vietnam e il Giappone.
  4. Sostegno alla Russia : La posizione della Cina rispetto alla guerra in Ucraina è ambigua, ma molti segnali indicano una tacita alleanza con Mosca. Pechino si è astenuta dal condannare l’invasione e, pur non fornendo armi ufficiali, mantiene un’importante cooperazione economica e diplomatica con la Russia.

L’immagine di Xi Jinping come promotore della pace appare quindi, agli occhi di molti osservatori, più che altro una strategia retorica per migliorare la percezione internazionale della Cina.

Pechino cerca di presentarsi come un’alternativa alle politiche occidentali, accusa di fomentare divisioni e conflitti, ma le sue azioni suggeriscono una strategia diversa, incentrata sull’espansione dell’influenza cinese e sul mantenimento di un controllo ferreo su ogni fronte.

Se la Cina intende davvero assumere un ruolo di leadership globale, il suo comportamento dovrà affrontare un esame più rigoroso. La promozione della pace e dello sviluppo non può prescindere dal rispetto del diritto internazionale, dall’attenuazione delle tensioni regionali e dalla cessazione delle politiche repressive interne.

Altrimenti, come ironicamente sottolineato da molti critici, l’immagine di “pacificatore” rischia di sembrare solo una maschera dietro cui si celano ambizioni imperialistiche.

In un mondo in cui le tensioni tra grandi potenze sono in aumento, il discorso di Xi Jinping suona più come una mossa strategica che come un sincero impegno per la pace.

E mentre la Cina continua a proiettare il suo potere, il resto del mondo potrebbe essere costretto a prepararsi a nuovi equilibri e potenziali conflitti.

L’UE dovrebbe essere più attiva riguardo le politiche economiche verso la Cina.

Capisco che è impossibile chiudere le frontiere, ma almeno dovrebbe fare dei richiami pesanti verso troppe aziende controverse. Hikvision (videocamere) trasmettono miliardi di byte in Cina e sono leader nel riconoscimento facciale.

Tiktok è una fonte enorme di dati. Mete in Cina non usano Google o altre piattaforme Digitali ma utilizzano le loro.

Solo per fare degli esempi.

Dovremmo chiedere maggiore apertura sui loro mercati o in alternativa chiudere i loro.

Di Admin

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