De Ficchy Giovanni

Il ministro dellíInterno, Matteo Piantedosi, durante il convegno organizzato dal quotidiano Il Tempo dal titolo Roma locomotiva díItalia, Roma 14 dicembre 2022. ANSA/FABIO FRUSTACI

Almasri è stato è stato liberato su disposizione della Corte d’Appello di Roma non su disposizione del Governo, quindi non è una scelta del Governo.

Dopodiché quello che il Governo sceglie di fare invece, di fronte a un soggetto pericoloso per la nostra sicurezza, è espellerlo immediatamente dal territorio nazionale

La decisione di espellere il generale libico Najeem Osema Almasri Habish, dopo che la Corte d’Appello di Roma ne aveva ordinato il rilascio per un vizio di procedura, è stata presa a «salvaguardia della sicurezza dello Stato», alla luce del profilo di elevata pericolosità che emerge anche dal mandato di cattura emesso dalla Corte penale internazionale.

L’espulsione che la legge attribuisce al ministro dell’Interno è stata individuata come misura in quel momento più appropriata, anche per la durata del divieto di reingresso, a salvaguardare la sicurezza dello Stato e la tutela dell’ordine pubblico che il governo pone sempre al centro della sua azione unitamente a ogni profilo di tutela dell’interesse nazionale».

A chiarirlo è stato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

A questo punto, con questo soggetto libero sul territorio italiano, piuttosto che lasciarlo libero, noi decidiamo di espellerlo e rimpatriarlo immediatamente per ragioni di sicurezza con un volo apposito, come accade in altri casi analoghi.

E’ chiaro che l’uso dell’aereo di stato usato per il rimpatrio è dovuto sempre a motivi di sicurezza.

È interessante notare come a sinistra il tema della difesa dell’interesse nazionale diventi centrale solo quando serve ad alimentare polemiche contro la Nazione, magari con una sponda esterna.

C’è però anche un’altra tempistica che andrebbe chiarita e che invece sembra sfuggire ai radar complottisti della sinistra: la richiesta di arresto internazionale da parte del Procuratore della Corte penale internazionale risale ai primi di ottobre, la Corte però lo emette solo il 18 gennaio, quando Almasri in Germania richiede il noleggio di un’auto da poter poi restituire a Fiumicino e, soprattutto, dopo aver girato indisturbato per 12 giorni tra Londra, Bruxelles, Bonn e Monaco.

Perché, è la domanda che si sono fatti molti in queste ore, L’Aja ha atteso tanto per muoversi?

Ed è una casualità che questo sia avvenuto quando Almasri stava prendendo la via dell’Italia?

Il vero intrigo internazionale, se proprio ci si vuole esercitare su questo tema, forse andrebbe cercato qui e non altrove.

Di Admin

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