
La debolezza del settore turistico cubano – cruciale per l’economia dell’isola – si deve alla crisi economica che ha pesantemente colpito il Paese e alla precarietà delle infrastrutture soprattutto elettriche dell’isola che, a causa dei continui blackout, ha generato un impatto negativo anche sul settore ricettivo.
La mancanza di investimenti, la crisi sanitaria, il deterioramento delle infrastrutture e la scarsità generale hanno collocato Cuba in una posizione critica nel mercato turistico dei Caraibi.
Infatti A Cuba i black out elettrici che colpiscono tutta l’isola, per molte ore, si verificano quando la domanda di consumo di elettricità è superiore all’offerta.
Però, come spesso succede la maggior parte delle volte è invece il governo che decide il cosiddetto “regime speciale di emergenza elettrica” che si esprime con una pianificazione di distacco a blocchi dell’erogazione.
Per chiarire meglio a dicembre ci fu un periodo nel quale la mancanza di corrente è stata programmata per 72 ore, tre giorni nei quali le derrate alimentari custodite nei frigoriferi sono marcite con danni incommensurabili per le sempre più povere famiglie cubane – molte incapaci di mettere assieme il pranzo con la cena – ma anche per gli operatori turistici, visto che il turismo dovrebbe essere il maggiore introito per le casse dello Stato.
I black-out hanno un impatto negativo significativo sul turismo a Cuba, influenzando sia i servizi di base negli hotel che le attività ricreative.
I blackout prolungati lasciano i turisti senza servizi essenziali come aria condizionata, illuminazione e internet, riducendo la soddisfazione dei visitatori e influenzando la reputazione del paese come meta turistica.
Le principali mete sono vuote, le compagnie aeree cancellano voli e gli hotel appaiono in rovina.
Il settore sta vivendo il suo momento peggiore degli ultimi vent’anni.
Le immagini sui social media mostrano spiagge senza bagnanti e zone turistiche che un tempo traboccavano di vita, ora immerse nell’abbandono.
Infatti se continua la crisi del turismo, si apre nuovamente un abisso per tutta l’economia cubana, proprio l’impatto negativo su questo settore sembra quello più grave che può decidere le sorti del Paese.
E le previsioni in questo senso non sono certo positive.

Inoltre l’amministrazione statunitense ha inserito il paese caraibico nella famigerata “lista rossa”, che creerà, problemi con il turismo.
Nella «lista rossa» ci sono i cittadini di quei Paesi a cui Trump vuole negare completamente la possibilità di entrare negli Stati Uniti.
La situazione si aggrava inoltre con la decisione di diverse compagnie aeree internazionali di ridurre o cancellare i loro voli verso Cuba a causa della bassa domanda e delle difficoltà operative sull’isola.
Inoltre, la compagnia aerea nazionale Cubana de Aviación affronta gravi difficoltà operative, con solo due aerei in funzione da gennaio.
La crisi del sistema sanitario cubano sta influenzando anche l’industria turistica.
La mancanza di assistenza medica adeguata e il pessimo servizio ospedaliero hanno colpito l’immagine di Cuba come meta sicura.