De Ficchy Giovanni

Alcuni narrano con parole, altri con immagini, Tony Riggi con le frequenze.
Al Romics 2025, nello spazio della Regione Lazio, ha presentato i suoi libri e la sua affascinante ricerca che intreccia musica, scienza e spiritualità.
.Riggi, un alchimista del suono, più che un semplice musicista, ha affascinato il pubblico con la sua visione olistica dell’universo. I suoi libri, esposti con cura, erano portali verso un mondo dove la fisica quantistica dialoga con le antiche filosofie.
Non solo manuali teorici, ma guide pratiche per l’ascolto profondo, per “sentire” la vibrazione cosmica insita in ogni nota.
Tra autografi e domande curiose, si percepiva un’aura di mistero e conoscenza, un invito a esplorare le potenzialità nascoste del nostro essere attraverso la musica.
Riggi, con la sua calma contagiosa, rispondeva pazientemente, illustrando come le frequenze possano riequilibrare il corpo, elevare la mente e connetterci con il divino.
Una vera e propria esperienza sensoriale, un ponte sonoro tra il Romics e l’infinito.
Poliziotto in quiescenza, tecnico del suono, scrittore e ricercatore, Riggi ha raccontato la sua esperienza professionale e il percorso che lo ha portato a ottenere una laurea ad honorem grazie alla sua innovazione registrata al MISE: l’HBMF, un sistema che introduce la serie di Fibonacci nel trattamento acustico percettivo.
.Un riconoscimento che premia anni di studi e applicazioni pratiche, un ponte tra la razionalità matematica e la sensorialità dell’ascolto. L’HBMF, di fatto, non è solo un algoritmo o un’equazione, ma un metodo che, partendo dalla successione numerica che ritroviamo in natura, dalla disposizione dei semi di girasole alla spirale aurea, mira a ottimizzare la percezione sonora.
Riggi, nel corso della sua carriera, ha sempre cercato di coniugare l’esperienza sul campo, maturata come tecnico del suono in svariate situazioni, dalla registrazione di concerti live alla sonorizzazione di ambienti, con la ricerca scientifica, approfondendo le proprietà del suono e il modo in cui il cervello umano lo elabora.
L’intuizione di applicare la sequenza di Fibonacci all’acustica è nata dall’osservazione dei modelli naturali e dalla convinzione che un ordine intrinseco, presente in natura, potesse migliorare la qualità dell’esperienza sonora.
Il brevetto dell’HBMF rappresenta quindi il culmine di un percorso multidisciplinare, un esempio di come la curiosità e la passione possano portare a risultati innovativi e a un riconoscimento prestigioso come la laurea ad honorem.
Un approccio che va oltre l’orecchio umano, toccando la dimensione sottile dell’ascolto, della vibrazione e della risonanza.
.Un connubio tra scienza, arte e spiritualità che ha catturato l’attenzione di esperti e appassionati, aprendo nuove prospettive nel campo dell’audio e del benessere. Riggi, con la passione e la curiosità che lo contraddistinguono, non si è fermato alla mera teorizzazione, ma ha concretamente applicato l’HBMF in diversi contesti, dalla registrazione musicale all’insonorizzazione di ambienti, ottenendo risultati sorprendenti.
La sua ricerca continua, alimentata da una sete inesauribile di conoscenza e dalla volontà di condividere con il mondo i benefici di un approccio all’ascolto più profondo e consapevole.
Un percorso che dimostra come l’ingegno umano, unito alla sensibilità e alla dedizione, possa generare innovazioni capaci di migliorare la qualità della vita e di arricchire la nostra percezione del mondo.
Durante l’incontro, Tony ha condiviso le intuizioni maturate collaborando con figure di spicco come Tony Esposito, il Maestro Vincenzo Sorrentino, e il Prof. Mauro Biglino, con i quali esplora costantemente il potere delle frequenze e il loro impatto sulla percezione umana.
La sua accademia, Arcadia Linguaggio M di Latina, è oggi un punto di riferimento per l’insegnamento dell’informatica musicale, ma anche per la sperimentazione consapevole di un linguaggio che unisce tecnica, anima e ricerca.
In un contesto come il Romics, dove la creatività si fonde con l’innovazione, la presenza di Tony Riggi rappresenta un ponte tra discipline, un invito ad ascoltare non solo con le orecchie, ma con tutto ciò che siamo.
.Riggi, con la sua capacità di trasformare il suono in esperienza immersiva, porta al Romics una dimensione nuova, una prospettiva che va oltre la narrazione visiva tradizionale.
Non si tratta solo di accompagnare le immagini con un sottofondo musicale, ma di creare un ecosistema sonoro che respira con i personaggi, che amplifica le emozioni, che sussurra segreti all’anima dello spettatore.
La sua arte è un dialogo costante tra tecnologia e umanità, tra il rigore scientifico dell’ingegneria del suono e la libertà espressiva della composizione artistica.
Ascoltarlo significa aprirsi a un mondo di possibilità inesplorate, un invito a considerare il suono non come semplice complemento, ma come elemento fondante, capace di plasmare la nostra percezione della realtà e di arricchire la nostra esperienza del fantastico.
Riggi al Romics è, in definitiva, un’opportunità unica per connettere i punti tra discipline apparentemente distanti e scoprire come l’innovazione tecnologica, al servizio della creatività, possa condurci verso nuovi orizzonti espressivi.