La presidente del Consiglio Giorgia Meloni in occasione dell’incontro con il primo ministro del Regno di Norvegia Jonas Gahr Støre a Palazzo Chigi, Roma, Lunedì, 14 Aprile 2025 (Foto Roberto Monaldo / LaPresse) Prime Minister Giorgia Meloni at Palazzo Chigi during the meeting whit the prime minister of the Kingdom of Norway Jonas Gahr Støre, Rome, Monday, Apr. 14, 2025 (Photo by Roberto Monaldo / LaPresse)

Si avvicina la data della partenza della Meloni per l’America , un viaggio che potrebbe essere politicamente rilevante per la definizione dei dazi americani, per la loro applicazione in tutta Europa e c’è molta aspettativa sui possibili risultati, indubbiamente un nulla di fatto , una irrilevanza delle proposte che la Meloni proporrà sarebbero una soluzione meravigliosa alle problematiche di un’opposizione che preferisce un “disastro” ad un’ eventuale riuscita dell’incontro , che renderebbe meno “rilucente la figura dell’ “odiatissima” Giorgia, certo per la Sinistra, non certo per la maggioranza, che si aspetta un risultato positivo per continuare a crescere nei consensi, ma anche da parte della Comunità Europea, si guarda con interesse alla proposta del nostro premier, potrebbe essere la giusta partenza di un nuovo dialogo , di un percorso vincente nell’interesse di tutti.

Ma quale è questa proposta, è quella dei dazi ” zero ” da noi e da loro, e diventare maggiori partener economici sull’acquisto di gas , petrolio, armi con l’America, una proposta che è formulata dall’Italia, ma che vede la possibilità ragionata e già, sicuramente condivisa, dall’Europa.

Ricostruire , un rapporto solidaristico e di fiducia che è stato base dei rapporti Europa – America per ottant’anni circa, e che si è sgretolato per l’ignavia, per l’indifferenza, la litigiosità, e la mancanza di coesione politica dell’Europa , che non è ancora una nazione e non riesce a capire la necessità obbiettiva di attrezzarsi per diventarlo , la Cina , l’India ,il Brasile sono cresciuti e politicamente sono entrati nell’ambito politico di una Russia che vuole ritrovare la sua dimensione “imperiale”, non si può più attendere , l’Europa deve correre ad armarsi, certo , ma anche a darsi una struttura nazionale , capace di diventare una potenza globale.

L’Europa potrebbe essere la nuova America ,il popolo europeo è superiore di numero della popolazione Russa, e americana se solo realizzasse il sogno degli accordi di Roma, dimostrando visione del futuro e intelligenza politica.

Il viaggio è vicino e molto potrebbe scaturire da quest’ incontro, come dal susseguente con il vice di Trump , Vance a Roma , prodromo e apripista degli accordi con la Comunità Europea , per la gestione del nuovo ordine mondiale , senza volersi scordare dell’incontro America- Iran, sempre a Roma sulla gestione della questione nucleare tra i due paesi.

Roma caput mundi , forse si, forse no, forse invece della terza guerra mondiale a pezzi o per intero , potremo ritrovarci a far fronte ad un nuovo equilibrio, un nuovo assetto, guidato proprio da un idea che il Governo Italiano a saputo dotarsi , non succederà, ma se dovesse succedere dovremmo dotare l’ opposizione Italiana di presidi sanitari per le crisi gastroenteriche da travaso di bile , non succederà, ma se dovesse succeder?

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