Padre Masseo e i monaci Francescani Cattolici Ortodossi salutano con affetto il Patriarca d’ Occidente Sua Santità Papa Francesco

ll racconto di Abba Efisio ai Monaci Francescani Cattolici Ortodossi
Nel silenzio raccolto del monastero, i monaci si sedettero in cerchio attorno ad Abba Efisio, l’anziano saggio che, con voce calma e profonda, iniziò il suo racconto.
“Fratelli miei,” disse, “oggi vi parlerò di un incontro che avvenne nei giardini luminosi del Paradiso, un incontro tra due uomini chiamati dallo stesso nome, ma vissuti in epoche diverse. Uno era il poverello di Assisi, Francesco, il santo che abbracciò sorella povertà e camminò scalzo tra le creature di Dio. L’altro era il pontefice che portava il suo nome, colui che parlava di misericordia e andava in cerca degli ultimi.”
I monaci ascoltavano in religioso silenzio, affascinati dalle parole dell’abate.
“Accadde che Papa Francesco passeggiava per i giardini celesti, meditando sull’umiltà e sulla fraternità tra gli uomini. Portava sulle spalle un poncho, dono ricevuto da mani semplici, tessuto che aveva scaldato il suo corpo nelle giornate fredde e nei viaggi lunghi.
Fu allora che apparve Francesco d’Assisi. Il suo passo era leggero come il vento che accarezza le colline, il suo volto sereno come l’alba che si riflette sui campi dorati. Si guardarono, riconoscendosi come fratelli nell’anima.”
Abba Efisio fece una breve pausa, lasciando che le sue parole si posassero nei cuori dei monaci.
“Papa Francesco si tolse il poncho e lo porse a Francesco d’Assisi, dicendo: ‘Questo tessuto ha viaggiato con me, mi ha ricordato il valore della semplicità. Ora voglio che sia tuo, tu che hai insegnato al mondo ad amare la povertà con gioia.’
Francesco d’Assisi sorrise e accettò il dono, non per il suo valore materiale, ma per il gesto di condivisione. E così, i due si sedettero, parlando di Dio, degli uomini e dell’amore che lega tutte le creature.”
L’abate guardò i suoi monaci, scrutandoli con occhi profondi.
“Vedete, fratelli, il gesto di Papa Francesco non fu solo un atto di generosità, ma il riconoscimento di un’eredità spirituale. In ogni tempo, Dio chiama uomini a camminare nel mondo per ricordarci che la grandezza non sta nei troni dorati, ma nell’amore dato senza misura. E questo è ciò che dobbiamo sempre tenere nel cuore.”
I monaci si inchinarono rispettosamente e il silenzio che seguì fu più eloquente di ogni parola.
A Dio Papa Francesco
Mons Masseo Emilio Boni e i Monaci Francescani Cattolici Ortodossi