De Ficchy Giovanni

È 𝐥ì 𝐜𝐡𝐞 𝐮𝐧 𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞.

𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐫𝐞𝐦𝐚𝐧𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.

𝐄 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐨𝐬𝐭𝐚𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐮𝐧’𝐨𝐜𝐜𝐚𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚.

.È quando la strada si fa impervia, quando le difficoltà sembrano insormontabili, che si rivela la vera stoffa di un individuo.

Non è nella pianura liscia e senza intoppi che si forgia il carattere, ma nell’ascesa faticosa verso la vetta.

Ogni pietra che inciampa il cammino, ogni salita che toglie il respiro, è un’opportunità mascherata per dimostrare a noi stessi di cosa siamo capaci.

Non lasciamoci abbattere dalla paura del fallimento, dall’incertezza del domani. Abbracciamo la sfida, accogliamo l’imprevisto con la mente aperta e il cuore colmo di speranza.

Perché è proprio lì, nel superamento di noi stessi, che troviamo la forza di ispirare gli altri, di lasciare un’impronta indelebile nel mondo. Ricordiamoci: non siamo definiti dai nostri limiti, ma dalla nostra capacità di superarli.

Ogni ostacolo è un gradino, un’occasione per elevarci, per spiccare il volo verso un futuro migliore.

Nella vita viviamo partite ogni giorno.

A volte sembra tutto facile.

Il risultato è in tasca.

Poi arriva 𝐥’𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐭𝐨.

Una crisi.

Una decisione inattesa.

E quello che sembrava certo… non lo è più.

È lì che si misura la 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐚𝐦.

Non nei ruoli.

Ma nella 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐬𝐚.

C’è chi si limita a fare il suo.

E chi invece, pur difendendo, si prende la responsabilità di attaccare.

E fa gol!

Come la squadra vista ieri sera a San Siro.

Uniti, compatti.

Pronti a 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢𝐦𝐞𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢𝐦𝐞𝐭𝐫𝐨.

Perché i ruoli servono.

Ma nessuno si tira indietro.

Non si vince perché si hanno fuoriclasse.

Si vince perché si ha una squadra.

Perché quei fuoriclasse, per quanto brillanti individualmente, giocano per un obiettivo comune.

Perché sanno sacrificarsi, coprire le lacune del compagno, esaltarne i punti di forza.

Si vince perché c’è un’alchimia, un’intesa non scritta, un linguaggio condiviso che va oltre la mera tattica.

Si vince quando l’ego lascia spazio all’umiltà, quando il “io” si fonde nel “noi”.

I fuoriclasse fanno la differenza, certo, ma è lo spirito di squadra che costruisce i campionati.

È la volontà di lottare insieme, di non mollare mai, anche quando le cose si mettono male.

È la capacità di rialzarsi dopo una sconfitta, imparando dagli errori e tornando più forti.

Perché alla fine, nel calcio come nella vita, è l’unione che fa la forza

Di Admin

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