
De Ficchy Giovanni
Cosa possiamo aspettarci da Leone XIV sulla base del poco che sappiamo di lui?
Certamente avere un papa Americano eimportante anche se non e allineato con l’attuale amministrazione.
Nei rapporti con il presidente degli Stati Uniti è lecito aspettarsi che sarà , delicato, tranquillo ma deciso, senza però cercare lo scontro.
La sua esperienza credo e spero ci permetteràdi evitare tutta la mitologia che va dal mito del buon selvaggio e stupide ed antiscientifiche posizioni green a posizioni da "decrescita felice".
Insomma sia pure a favore del sociale (lo e anche Trump BTW), ci farà sicuramente dimenticare, gli eccessi, le derive populiste e peroniste, gli abusi di potere assoluto e i capricci del suo predecessore.
Prevost sembra in condizione di salvare quindi, quanto di buono c’è stato nel papato di Francesco abbandonando gli eccessi e le derive populiste.
Prevost , è cresciuto in una città , democratica come Chicago dove le tensioni razziali, come le questioni dell’integrazione ,degli emarginati, sono da sempre percepibili e al centro dell’agenda politica.
“Con voi sono cristiano e per voi vescovo”.
Leone XIV ha dimostrato subito ,attenzione verso gli emarginati e nessun timore di criticare il potere,
Francesco diceva a volte cose strane, anche se non del tutto negative o sbagliate, “battute” o pronunciamenti estemporanei, che potevano suonare molto rivoluzionarie se non eversive rispetto alla antica e sana tradizione cattolica.
In un documento diciamo “sibillino” ha inserito una nuova e inaudita prassi pastorale, che significava il riconoscimento pubblico e ufficiale dei matrimoni omosessuali, facendo con ciò scomparire il peccato di sodomia, come aveva fatto del resto anche per quello di adulterio con la comunione ai divorziati risposati.
Materie molto sensibili, e da sempre, trattate con estrema durezza, dalla Chiesa di Roma, nel tentativo di non svilire e mortificare, il matrimonio, e la famiglia tradizionale.
Il nuovo pontefice, si è dimostrato consapevole che bisogna stare attenti a come si comunica nell’epoca dei social network.
Oggi infatti ,i rapporti umani si sono trasformati in rapporti virtuali, ha probabilmente stravolto anche il significato di importanti parole che descrivono i profondi rapporti tra le persone, come l’amicizia.
Per il Papa Leone XIV, dimostrarsi un comunicatore che cerca di garantire empatia senza costruire polarizzazione sarebbe qualcosa di molto contemporaneo e molto necessario.
“La pace sia con tutti voi” , è un saluto sicuramente più elegante, del semplice ” buonasera” del Predecessore argentino, contiene, una formula tipica dell’esperienza della messa di ogni cattolico, e lo combina con un programma del papato, una promessa, o almeno un auspicio.
Molto interessante il riferimento alla dottrina sociale, contenuta nella scelta del nome Leone XIV, emetterà anche lui una enciclica sui rapporti sociali?
Leone XIII, per primo emise l’enciclica Rerum Novarum, prendendo posizioni sulle questioni sociali.
Tale enciclica, pubblicata nel 1891, rappresentò una pietra miliare nel pensiero sociale cattolico.
Con essa, Leone XIII affrontò le problematiche emergenti dalla rivoluzione industriale, denunciando le ingiustizie del sistema capitalistico e al contempo criticando le derive del socialismo ateo.
Rivendicò il diritto al giusto salario, alla proprietà privata, all’associazione sindacale, e all’intervento dello Stato a tutela dei più deboli. L’enciclica, in sostanza, offrì una terza via, un’alternativa cristiana ai modelli sociali dominanti, ponendo l’accento sulla dignità del lavoro e sulla necessità di una maggiore giustizia sociale.
Il suo impatto fu enorme e duraturo, influenzando profondamente la politica e il pensiero sociale cattolico per decenni a venire.
Così potrà essere il nuovo collante di una Chiesa sempre più in cerca di unità che vuole costruire ponti per la pace, perseguire il dialogo e accogliere tutti.
Sicuramente, come era normale attendersi, lo Spirito Santo ha fatto il suo fantastico lavoro anche questa volta.