
In Pennsylvania, i lavoratori siderurgici locali, i leader della comunità e gli esperti economici hanno affermato che l’annuncio fatto ier dal Presidente Donald Trump circa la conclusione di un accordo tra US Steel e Nippon Steel passerà alla storia americana come il più grande accordo economico concluso dal 47° Presidente.
Si tratta di un accordo fortemente sostenuto dai lavoratori siderurgici dei tre stabilimenti che compongono la Mon Valley Works. Si ritiene che l’accordo inverta il declino dell’acciaio iniziato sotto la presidenza di Jimmy Carter negli anni ’70.
L’accordo prevede 14 miliardi di dollari in progetti di investimento di capitale presso US Steel, di cui circa 11 miliardi investiti entro il 2028. Si tratta di investimenti che US Steel non potrebbe effettuare come azienda indipendente.
Questi nuovi investimenti di capitale includono 2,2 miliardi di dollari per rivitalizzare l’unico altoforno rimasto a Pittsburgh, 200 milioni di dollari per un nuovo centro di ricerca e sviluppo in Pennsylvania per portare la tecnologia all’avanguardia a livello mondiale alla US Steel.
Un miliardo di dollari investiti entro il 2028 in una nuova acciaieria Greenfield e 3,1 miliardi di dollari in Indiana per trasformare lo storico stabilimento Gary Works.
Ci sarà anche un investimento da 3 miliardi di dollari nello stabilimento dell’Arkansas, di cui 1,8 miliardi per la produzione avanzata di acciaio elettrico per i trasformatori della rete elettrica.
Circa 800 milioni di dollari in Minnesota per potenziare l’estrazione del minerale di ferro.
Piu’ di 500 milioni di dollari in Alabama per l’ammodernamento dei tubi per favorire il dominio americano del petrolio e del gas.
Secondo un analisi indipendente di Parker Strategy Group, gli investimenti e il trasferimento tecnologico proteggeranno e creeranno 100.000 posti di lavoro in Pennsylvania.
L’analisi stima che l’investimento proteggerà 11.400 posti di lavoro e creerà e produrra’ 14.000 nuovi posti di lavoro, di cui oltre 10.200 nel settore edile.
L’accordo preserva la sede centrale di US Steel nell’iconico grattacielo di Pittsburgh, l’edificio più alto degli Appalachi, e l’azienda manterrà i suoi siti produttivi e la sua capacità produttiva negli Stati Uniti.
L’accordo prevede la tutela dei posti di lavoro americani, che non possono essere delocalizzati.
L’accordo garantisce inoltre che la maggioranza del consiglio di amministrazione di US Steel sia composta da cittadini americani, e che anche i dirigenti chiave, incluso l’amministratore delegato, siano tutti cittadini americani.
L’accordo stabilisce che le azioni commerciali di US Steel saranno determinate esclusivamente da cittadini degli Stati Uniti, sotto la supervisione del governo americano e libere da qualsiasi interferenza.
Come sottolineato, l’accordo migliorerà le catene di approvvigionamento nazionali nei settori dei trasporti su strada e ferroviario, aumenterà la produzione di automobili americane e stimolerà la produzione di energia nei settori del gas naturale e del carbone, oltre a promuovere la costruzione di oleodotti e trasformatori per la rete elettrica.
Un altro grande accordo ottenuto dal Presidente Trump che andrà a vantaggio dei lavoratori americani.
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