L’attacco durante le celebrazioni in ricordo dei militari caduti in servizio.

Secondo le prime dichiarazioni della polizia di Philadelphia, un individuo ha aperto il fuoco sulla folla, uccidendo due persone, un uomo e una donna.
Ferite altre nove persone.
Le cause dell’accaduto sono ancora da chiarire e gli investigatori stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
L’incidente è avvenuto intorno alle 22:45 di ieri sera, ora locale, in un quartiere residenziale della città.
Le vittime sono state identificate ma i loro nomi non sono ancora stati resi pubblici in attesa di notifica alle famiglie.
Tra i feriti, alcuni versano in condizioni critiche.
Il commissario di polizia ha dichiarato che si stanno vagliando tutte le ipotesi, incluso un possibile regolamento di conti tra gang rivali.
La polizia sta setacciando l’area alla ricerca di testimoni e di eventuali riprese video che possano chiarire la vicenda e portare all’identificazione del responsabile.
È stato inoltre intensificato il pattugliamento nella zona per prevenire ulteriori disordini.
Il Memorial Day, che cade l’ultimo lunedì di maggio, è una festa nazionale americana dedicata al ricordo dei militari caduti in servizio. Tradizionalmente segna l’inizio dell’estate e viene celebrato con barbecue, picnic e riunioni familiari nei parchi pubblici di tutto il Paese.
Tuttavia, questa ricorrenza si è trasformata negli anni in un’occasione di particolare tensione e violenza nelle aree urbane.
Ogni anno, durante il weekend del Memorial Day, si registrano morti e feriti in diverse città americane.
Le celebrazioni, che attirano moltissime persone, diventano spesso l’occasione per regolamenti di conti tra bande rivali. La grande affluenza di pubblico e l’atmosfera festiva creano un contesto che le organizzazioni criminali sfruttano per saldare vecchi rancori.
I festeggiamenti diventano l’occasione perfetta per l’azione (quasi) indisturbata delle varie bande.
Per questo motivo, in alcune grandi città come New York e Miami, le autorità hanno imparato a predisporre un massiccio dispiegamento di forze di polizia durante questo weekend, nel tentativo di prevenire episodi di violenza e mantenere l’ordine pubblico.
Miami è storicamente una delle città che registra picchi di violenza durante i weekend del Memorial Day, insieme ad altre grandi metropoli americane.
Le autorità di Miami Beach e Miami-Dade hanno spesso implementato misure di sicurezza straordinarie durante questo periodo, inclusi coprifuoco, controlli rafforzati e un maggiore dispiegamento di forze dell’ordine.
La sparatoria di Philadelphia si aggiunge a una preoccupante ondata di violenza armata negli Stati Uniti.
Appena due giorni prima, sette persone, tra cui alcuni minorenni, erano state ferite in una sparatoria in un parco a Jackson, Tennessee.
Un’allarmante ricerca condotta a marzo dall’Università del Colorado ha rivelato dati scioccanti sulla diffusione della violenza armata negli Stati Uniti: uno statunitense su 15 ha assistito a una sparatoria di massa nel corso della propria vita.
Secondo i dati raccolti, circa il 7% degli adulti americani ha dichiarato di essere stato fisicamente presente sul luogo di una sparatoria di massa, mentre oltre il 2% ha riportato ferite durante questi eventi.
Le lesioni includono non solo ferite da arma da fuoco ma anche danni provocati da schegge, calpestamenti durante la fuga o traumi subiti nel tentativo di mettersi al riparo.
David Pyrooz, professore di sociologia e criminologo all’Università del Colorado, ha affermato che lo studio conferma la frequenza e l’impatto diffuso delle sparatorie di massa sulla popolazione americana, sottolineando l’urgenza di interventi di prevenzione e supporto.
I numeri forniti dal Gun Violence Archive sono allarmanti: dal 2014 negli Stati Uniti sono state registrate quasi 5.000 sparatorie di massa, con una media di oltre 500 incidenti l’anno a partire dal 2020.
Questi dati testimoniano come la violenza armata sia diventata un’emergenza nazionale che richiede interventi urgenti e coordinati a tutti i livelli.