Questa domanda avrebbe avuto un senso se la Russia avesse voluto prendere solo l’Ucraina.

Rammento che, dopo il disfacimento dell’Unione Sovietica, la neonata “repubblica” indipendente russa ha invaso e occupato il 20% del territorio della Georgia.

a invaso e occupato parte della Moldavia.

La questione è complessa e non si limita alle sole materie prime, anche se queste giocano un ruolo importante.

L’Ucraina ha risorse significative come carbone, ferro, gas naturale e manganese, che potrebbero interessare alla Russia.

Tuttavia, ci sono anche ragioni geopolitiche e storiche.

Putin vede l’Ucraina come parte integrante della sfera d’influenza russa e considera la sua deriva verso l’Occidente una minaccia.

C’è anche una componente ideologica, con Putin che promuove l’idea di un’unità tra Russia, Ucraina e Bielorussia.

Infine, non bisogna dimenticare la questione delle minoranze russe in Ucraina, che la Russia afferma di voler proteggere.

In sintesi, è una combinazione di interessi economici, strategici, storici e ideologici che spinge la Russia a voler controllare l’Ucraina.

Ha invaso e occupato la Crimea (Ucraina) e il Donbass (Ucraina) e poi ha invaso e tentato di conquistare tutta l’Ucraina.

Ha di fatto occupato parti di territorio dell’Armenia e dell’Azerbijan.

Ha trasformato la Bielorussia in uno stato vassallo.

Quindi, la questione non riguarda solo l’Ucraina.

L’Ucraina è solo una tappa di un percorso voluto da Putin per ricostituire l’impero sovietico.

Le materie prime non c’entrano.

La sua ambizione, secondo molti analisti, non si fermerebbe quindi ai confini ucraini, ma mirerebbe a riannettere al blocco russo anche altri paesi dell’ex Unione Sovietica, come la Bielorussia, la Georgia e forse persino alcuni stati baltici.

Un piano ambizioso e pericoloso, che rischia di destabilizzare l’intero equilibrio geopolitico europeo e mondiale, riportando il mondo indietro ai tempi della Guerra Fredda e della divisione in blocchi contrapposti.

La resistenza ucraina, pertanto, non è solo una battaglia per la propria sopravvivenza, ma una difesa dei valori democratici e della libertà di tutti i popoli che si sentono minacciati dalle mire espansionistiche di Mosca.

Di Admin

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