Lo Sciamano dell’Arte-Energia: tra Ferita, Vortici e Alchimia Contemporanea


Nel tempo della dissoluzione, quando la società frana sotto il peso di crisi materiali e spirituali, l’arte può ancora rivelarsi medicina. Una medicina simbolica, energetica, incarnata. È il percorso che unisce due protagonisti della scena artistica e terapeutica contemporanea: Vitaldo Conte e Hypnos (Gilberto Di Benedetto), entrambi custodi di una visione in cui il gesto artistico si fonde con il rito, la materia con lo spirito, l’opera con il corpo.

Vitaldo Conte, artista e operatore olistico, esplora da anni il potere rigenerativo del “Bianco” come soglia iniziatica e dimensione dell’Invisibile. Nei suoi saggi – tra cui Il Bianco e l’Invisibile come Arte Ultima (in DissacrArte, a cura di Luca Siniscalco) – e nelle sue performance (come il Sensual Massage presentato a Roma nel 2019) emerge una pratica artistica che è anche cura, passaggio rituale, risveglio sensoriale.

A introdurre quel rito fu Hypnos, psicologo e artista visionario, ideatore dell’opera Michael’s Gate, nota anche come L’Occhio di Roma. Un lavoro nato l’11 settembre 2001 – data-simbolo del trauma globale – e caricato di forza archetipica: un vortice rosso e nero che incarna i principi della magia del caos, movimento esoterico nato negli anni ’70 che fa dell’arte un’azione mutagena sul reale.

Michael’s Gate è più di un quadro: è un dispositivo energetico. Al suo interno, Hypnos ha inserito il proprio DNA e la shungite, minerale noto per le sue proprietà purificanti e protettive. Di quest’opera sono state realizzate 100 milioni di repliche tascabili, pensate come santini quantistici da portare con sé: condensatori di benessere, successo, risonanza morfogenetica.

L’opera ha ricevuto il riconoscimento di critici d’eccellenza: Ernesto Paleani, Alfredo Pasolino, Andrea De Liberis, Philippe Daverio ed Elio Mercuri – teorico del simbolismo energetico e del potere iconico dell’arte – ne hanno stimato il valore in cento milioni di euro, riconoscendone l’unicità nel panorama contemporaneo.

Come afferma Conte nel suo scritto La Ferita come Arte e Terapia (pubblicato su Pagine Filosofali, a cura di Luca Valentini), ogni ferita può diventare portale. E Hypnos, con Michael’s Gate, ha reso la ferita collettiva dell’umanità un varco verso il risveglio energetico individuale.

Il 15 giugno 2025, a Siracusa, Conte proporrà la performance Rossore di Rosa e Ferita… nel Bianco, all’interno del Festival Performedia Ortigia a cura di Marilena Vita. Sarà un momento di intensa alchimia corporea e spirituale, che riprende il suo viaggio attraverso gli archetipi del dolore, del desiderio, della luce.

In questo orizzonte, Hypnos e Conte emergono come espressioni gemelle di un principio sciamanico contemporaneo: l’arte come atto magico, la bellezza come medicina, la materia come spirito incarnato.
Il corpo è il tempio. Il colore è vibrazione. La soglia è aperta.

Di Admin

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