PROSPETTIVE NELLA VALUTAZIONE SCOLASTICA. VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA VALUTAZIONE ONLINE

Prof.ssa Dott.ssa Adina Airinei

Liceo Internazionale King George di Bucarest, Romania

Adina Airinei si è laureata presso la Facoltà di Lettere, dipartimento rumeno-inglese dell’Università Al. I Cuza, per poi intraprendere la carriera nell’insegnamento. A 27 anni ha discusso la sua tesi di dottorato bilingue (Modali verbali in rumeno e inglese), venendo considerata tra le più giovani candidate a quel momento per questa posizione accademica.

In seguito ha pubblicato l’opera e poco dopo una raccolta di grammatica per studenti.

Ha insegnato lingua e letteratura rumena presso il Liceo Internazionale King George di Bucarest per 3 anni, ottenendo ottimi risultati anno dopo anno, partecipando a simposi e concorsi e qualificando gli studenti per il concorso nazionale.

  1. Riflessioni dal passato. Vecchie e nuove

Nel 2009 ho pubblicato un articolo, con lo stesso titolo, nella pubblicazione scientifica collettiva “European Valences in Education” e ho insistito sull’idea che “le modalità di valutazione devono sempre tenere conto delle peculiarità di ogni individuo. I test standardizzati non sono sempre pertinenti. L’insegnante terrà conto di queste peculiarità nella valutazione, in modo che tutti gli studenti siano valutati in base alla loro personalità”. Oggi, dopo 16 anni, mi chiedo se quell’articolo dimostri ancora autenticità e veridicità, rispetto agli attuali metodi di valutazione. Negli ultimi dieci anni, ma soprattutto durante la pandemia, tutto ciò che riguarda l’istruzione è diventato online. Gli studenti

trascorrevano ore con gli insegnanti su piattaforme specializzate, che

aggiornavano le loro

applicazioni di ogni tipo, che archiviavano, presentavano, spiegavano e persino

valutavano digitalmente. Questo processo ha trasformato radicalmente il modo in cui vengono misurati i progressi degli studenti e, tuttavia, come previsto, non è stato esente da controversie.

Si pensava allora che le cose fossero la soluzione migliore per il momento e tutti

ci aspettavamo un ritorno alla normalità.

Tuttavia, nel 2023, quando ci è stato comunicato che la Valutazione Nazionale e l’Esame di Maturità del 2024 sarebbero stati corretti digitalmente, su una piattaforma, la sensazione immediata che

mi ha sopraffatto all’epoca è stata di confusione. Come valutatore, ho accolto con riluttanza

l’iniziativa del Ministero dell’Istruzione di digitalizzare la valutazione delle tesi degli esami nazionali. A prima vista, l’idea sembrava interessante: maggiore obiettività,

maggiore trasparenza, distribuzione casuale, praticità e, perché no, meno tempo

perso. Tuttavia, la realtà sul campo era completamente diversa. La piattaforma di valutazione ha avuto momenti di blocco e, durante la simulazione, la scansione a un certo punto è stata interrotta.

In un altro contesto, i lavori scansionati non erano sempre chiari: a volte, la scrittura degli studenti diventava difficile da leggere, il che rendeva difficile la correzione e, implicitamente, comparivano errori.

  1. Punti di forza e di debolezza della valutazione digitale

La valutazione digitale non si limita alla correzione online delle tesi degli esami nazionali. Gli studenti possono ricevere test online in qualsiasi momento durante l’anno scolastico e possono essere caricati su piattaforme, dove possono essere controllati in modo permanente.

a. Interattività I test online hanno consentito l’utilizzo di elementi completamente diversi: domande a griglia, immagini, video, simulazioni interattive. Questi possono aumentare la motivazione degli studenti e facilitare la valutazione delle competenze pratiche, non solo teoriche. A questo proposito, vorrei

specificare come esempio la piattaforma didattica EDUBOOM, che utilizzo al

ginnasio.

b. Comodità e accessibilità La correzione al computer ha permesso di svolgere la valutazione da qualsiasi luogo (non richiedendo più all’insegnante di spostarsi fisicamente, nel caso della valutazione nazionale). D’altra parte, se questo tipo di valutazione viene applicato in classe, nel caso dei test attuali, lo studente può sostenere il test anche se, a causa dell’impossibilità di spostarsi, se vive in zone remote, per mancanza di mezzi di trasporto o per motivi di salute, non può raggiungere la scuola.

c. Feedback rapido, correzione immediata. Le piattaforme di valutazione online (ad esempio Google Meet, Zoom, ecc.) possono fornire un feedback immediatamente dopo il completamento del test. In questo modo, gli studenti possono correggere i propri errori sul posto e gli insegnanti risparmiano tempo prezioso per altre attività didattiche. Nella simulazione e nella valutazione nazionale, il programma era tale da consentire la correzione immediata. È stato molto più veloce di quanto mi aspettassi.

d. Risorse minime. Se gli studenti svolgono un test online, i costi cartacei, logistici per la supervisione e la correzione vengono eliminati. Inoltre, i test online sono facili da archiviare e riutilizzare in altri contesti. Dal punto di vista del valutatore, vengono corretti più velocemente e non richiedono spostamenti, ecc.

e. La correttezza del test valutato. La copia rimane quindi il problema principale.

Lo studente valutato cercherà spesso ispirazione da varie fonti, utilizzando

risorse esterne durante la prova.

f. Problemi tecnici. L’utilizzo della versione digitale nella valutazione implica anche la presunzione di alcuni

problemi tecnici che potremmo incontrare: segnale di rete internet debole,

problemi tecnici con il dispositivo utilizzato.

g. Mancanza di dimensione umana ed emotiva. Come ho affermato all’inizio di questo lavoro, nella valutazione scolastica si parla anche dell’aspetto emotivo. La valutazione non dovrebbe essere coercitiva e basta. Lo studente deve imparare qualcosa dalla valutazione. I test digitali possono essere percepiti come impersonali e freddi, riducendo la possibilità di osservare aspetti sottili dei progressi dello studente (emozioni, ansia, creatività spontanea, ecc.). In questo contesto, il rapporto studente-insegnante è più difficile da mantenere. Limitazione della valutazione di competenze complesse. Alcune competenze, come l’espressione orale, il pensiero critico o la collaborazione, sono difficili da valutare in modo autentico in un formato online, senza attività elaborate e piattaforme specializzate. Pertanto, analizzando sia i vantaggi che gli svantaggi della valutazione digitalizzata, stiamo ovviamente parlando di un importante potenziale per la semplificazione e la modernizzazione del processo educativo. I suoi vantaggi sono evidenti in termini di accessibilità, economicità e feedback, ma i rischi associati, come la disuguaglianza digitale o i limiti pedagogici, non devono essere ignorati. La soluzione non è abbandonare la valutazione online, ma integrarla in un sistema misto ed equilibrato che combini i vantaggi della tecnologia con i valori morali/culturali dello studente. 3. Caso di studio A questo proposito, abbiamo proposto un caso di studio, intervistando in forma anonima 50 studenti di età compresa tra 13 e 16 anni (rispettivamente di prima, seconda e terza media). Hanno ricevuto un questionario contenente diverse domande, di cui ricordiamo le prime tre. A. Come ritieni di essere stato valutato in classe? Oggettivo o soggettivo?

B. Cosa ti aspetti dal tuo insegnante durante la valutazione?

C. Preferisci i test fisici o online?

Dalle risposte degli studenti, emerge che sono soddisfatti del metodo di valutazione in una percentuale superiore al 70%. È interessante notare che gran parte di coloro che hanno risposto di non essere valutati correttamente presenta anche medie generali inferiori rispetto agli altri, il che giustificherebbe in qualche modo l’opzione. Per quanto riguarda i sentimenti che gli studenti percepiscono dai loro insegnanti, nella valutazione, notiamo la benevolenza al primo posto, l’incoraggiamento al secondo e l’intransigenza al terzo. Paradossalmente, alla terza domanda, gli studenti hanno risposto di preferire sia la valutazione scritta che quella digitale, ricevendo comunque quella classica, con differenze percentuali appena percettibili.

Si è riscontrato che, nonostante la tendenza alla digitalizzazione dell’istruzione, gli studenti continuano a preferire la valutazione classica, in una percentuale del 54%, mentre la valutazione digitale è preferita in una percentuale del 46% tra il campione di studenti intervistati, citando:

a. la presenza fisica dei colleghi e dell’insegnante, come elemento di incoraggiamento; b.

la possibilità di problemi tecnici, ecc. c. problemi di concentrazione.

  1. Valutazione digitalizzata negli esami nazionali: una prospettiva dall’interno

Un caso particolare di valutazione digitale è quello praticato negli esami nazionali, a partire dal

2024 e mi riferisco strettamente alla correzione al computer di

esercizi di lingua e letteratura rumena, simulazione ed esame, Valutazione Nazionale in

VIII classe, rispettivamente Baccalaureato in XII classe. Ho partecipato a questo processo, come ho già detto, con grande riluttanza e, in un certo senso, con timore. D’altra parte, dopo

aver corretto la prima serie di elaborati (circa 20 su 60 – simulazione rumeno/inglese),

i vantaggi non potevano più essere negati. Il fatto che la valutazione fosse anonima e a distanza ha contribuito a una maggiore obiettività. La correzione è stata effettuata a un ritmo personalizzato, in uno spazio familiare (a casa o nella scuola in cui insegno), senza la pressione dell’ambiente formale della commissione. Inoltre, il sistema ha permesso il confronto automatico dei punteggi forniti dai due valutatori e ha segnalato le differenze, il che ha aumentato la responsabilità di ciascuno. È stato inaspettatamente facile e la scala mi ha costantemente mostrato il punteggio e le varianti, senza possibilità di errori. Mi sono sentito parte di un sistema più obiettivo, più pulito, ma forse anche più distaccato. Onestamente, come insegnante, considero la valutazione digitalizzata un passo necessario verso la modernizzazione, che richiede però grande attenzione e formazione professionale continua, unita all’insegnamento di quella che definiamo “valutazione corretta”.

BIBLIOGRAFIA:

  1. Teoria e metodologia dell’insegnamento. Teoria e metodologia della valutazione”, Dana Jucan, Musata

Bocos, Ed.Paralela 45, 2022

  1. Competenza pedagogica digitale, Roxana Apostolache, Ed.Polirom, 2022
  2. Valutazione nell’istruzione preuniversitaria, Jean Vogler, Ed.Polirom, 2000
  3. Apprendimento misto: scoprire il suo potenziale trasformativo nell’istruzione superiore. Internet

e istruzione superiore, 7(2), 95-105. Garrison, D. R., e Kanuka, H. (2004).

  1. European Valences in Education, opera collettiva 2009, pagina 257

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