De Ficchy Giovanni

Una guerra commerciale con gli Stati Uniti sarebbe un suicidio per l’Unione Europea.
L’Unione Europea non deve cercare lo scontro con gli Stati Uniti, non le converrebbe
Deve, invece, cercare un accordo.
Che poi e’ ciò che vuole il Presidente Donald Trump.
Pertanto mi sembra la direzione più giusta essere quella proposta dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: Dialogo, trattativa, accordo.
La premier italiana ha scelto di stare al centro, di fare da mediatore, e cercare sempre la trattativa, evitando di arrivare alla rottura.
Dobbiamo rispondere ai dazi , nella maniera più intelligente, senza cadere nel gioco delle ritorsioni che alimentano una guerra commerciale, nella quale perderemmo molto di più di quanto ci possano in definitiva perdere gli Stati Uniti
Ritengo che sicuramente la soluzione migliore sia quella di sedersi al tavolo, sia l’Unione Europea , sia gli Stati Uniti e instaurare delle nuove trattative e cercare di risolvere le controversie attraverso un accordo di libero scambio.
Infatti per il tycoon, i dazi, uniti alla posizione di forza degli Stati Uniti, diventano uno strumento per costringere i paesi a rivedere e rinegoziare gli accordi commerciali, in modo da raggiungere intese più favorevoli per gli Stati Uniti.
L’obiettivo di Trump non è quello di creare un isolamento commerciale, quanto quello di aprire la porta a veri e propri accordi di libero scambio, che eliminino le barriere tariffarie e non tariffarie in modo equilibrato per tutte le parti coinvolte.
Personalmente, implementerei questa strategia, arriverei perfino a fare delle aree TaxFree dove accettare aziende straniere e multinazionali per la produzione dei loro beni in Italia.
Mi spiego meglio: zone industriali con burocrazia azzerata e tasse di produzione azzerate tranne per iva, Tarsu e il 15% sui ricavi.
Insomma delle zone franche dove tutto è maggiormente agevolato.
E poi fare accordi bilaterali con gli Stati di tutto il Mondo in base alla convenienza economica e finanziaria e non solo per simpatia o affinità varie.
Per attrarre nuovi investimenti, creare lavoro e valorizzare il talento italiano.
Ci apriremo così a tutti i mercati del mondo, diminuendo la dipendenza, da questo o quel mercato, aumentando enormemente le entrate, e i posti di lavoro.