Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma,durante la mostra Inaugurata a Roma ëAcea Heritageí. Roma, 10 luglio 2025. ANSA/Emanuele Valeri (NPK)

Presto ddl Roma Capitale, poi l’autonomia per le Regioni

Alla città poteri speciali. 

Nonostante Gualtieri abbia detto :” Roma è la città più bella del mondo ma io dico: guardate che le periferie romane fanno schifo, c’è un livello di bruttezza inaudito.”

 Il sindaco stava partecipando agli Stati generali della Bellezza di Ali, a Cava de’ Tirreni, un evento organizzato dall’associazione delle Autonomie Locali Italiane, di cui è presidente.

Ha anche sostenuto che la ricerca della qualità e della bellezza dovrebbe essere un criterio nelle riqualificazioni, «la cosa più lontana dal brutalismo che teorizzava che la bellezza non doveva esserci».

Un intervento che, com’era prevedibile, ha prestato il fianco agli attacchi dell’opposizione.

A scatenare la polemica è stato il deputato FdI Trancassini: “Le parole del sindaco Gualtieri che definisce le periferie romane ‘uno schifo’ sono gravi e offensive. Non solo rappresentano una mancanza di rispetto nei confronti di migliaia di cittadini che vivono con dignità e spirito di comunità in quei quartieri, ma dimostrano ancora una volta l’incapacità della sinistra di governare la Capitale. Gualtieri, anziché fare autocritica o presentare risultati concreti, si rifugia nella retorica della rigenerazione urbana come se non fosse lui stesso da tre anni alla guida del Campidoglio”.

Il Governo Meloni ragiona, su come rilanciare la Capitale, dotandola di nuove risorse, e dotando la Città di nuovi poteri autonomi.

La maggioranza da tempo solleva il problema delle risorse, gravemente carenti se si considera che sulla città ‘dei residenti’ gravano anche gli oneri connessi all’essere capitale d’Italia, agli organismi internazionali, agli eventi mondiali e al massiccio carico quotidiano di turisti e pendolari. 

Il tutto da affrontare con poche risorse, il trasporto pubblico gravemente sottofinanziato, e un fondo di solidarietà comunale gestito in modo penalizzante per la città.

 Una riforma che porterà poteri speciali alla Città Eterna, Governo a cui, come è trapelato ieri da Palazzo Chigi, sta lavorando direttamente la presidente del Consiglio Giorgia Meloni insieme alla ministra delle Riforme Elisabetta Casellati e appunto a Calderoli.

Il disegno di legge dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri entro la pausa estiva.

Una accelerata dunque di cui non è ignaro il Campidoglio, che lo scorso aprile aveva chiesto un “auspicabile confronto” prima della presentazione del testo.

Che uno scatto di poteri per la città sia necessario, del resto, è una convinzione bipartisan.

Una politica di investimenti per la riqualificazione, la valorizzazione e la gestione moderna  e integrata delle risorse delle città porterebbe benefici diretti in termini di lotta alla criminalità; ottimizzazione delle risorse intrinseche al territorio; e rilancio delle attività economiche del territorio.

Per fortuna la maggioranza dei pellegrini non farà visita ai quartieri periferici, così non potranno constatare le condizioni in cui versano i cittadini costretti non solo a sopportare la scarsa igienicità, ma a convivere con eserciti di topi come conseguenza di mancanza di derattizzazione, o manti stradali pieni di buche che non vengono quasi mai risistemati se non in qualche occasione ma con toppe provvisorie che durano dal giorno alla notte.

Gli amministratori pubblici sono evidentemente più interessati ad “apparire” sotto le luci della ribalta, sfruttando il palcoscenico del Giubileo ma tralasciando le esigenze di tanti altri cittadini che pur pagando regolarmente le tasse non ricevono i servizi di cui avrebbero

Di Admin

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