Lettera Fraterna di Padre Masseo e dei Monaci Francescani Cattolici Ortodossi.

Ai Vescovi della Santa Chiesa Cattolica

Ai Ministri Generali degli Ordini e delle Congregazioni Religiose

Pace e Benedizione nel Signore Risorto.

Carissimi Fratelli,
Scriviamo questa missiva nel silenzio orante dei nostri chiostri, turbati però dal clamore delle bombe, dalle grida degli innocenti e dal pianto delle madri che si leva da Gaza come un lamento che interpella la coscienza ecclesiale. Con cuore fraterno ma spirito profetico, vi esortiamo con amore e con determinazione a sollevare con noi una voce univoca, evangelica e coraggiosa.

La Chiesa non può tacere di fronte al genocidio.

Nel nome di Cristo crocifisso e risorto, non possiamo più permettere che la nostra voce sia sommessa mentre a Gaza si consuma una tragedia che porta il nome di sterminio. I volti dei bambini, le rovine delle case, i corpi senza vita, reclamano dalla Chiesa una parola che sia luce, non ombra; fuoco, non cenere.

Ci dissociamo fermamente da ogni forma di giustificazione bellica.

La guerra è incompatibile con la sequela del Cristo. Nessuna logica geopolitica, nessuna difesa di interessi o sicurezza può giustificare il massacro dei civili, lo svuotamento morale dell’umanità, l’indifferenza complice del silenzio. Dissociarsi dalle politiche di guerra non è un atto politico, ma una responsabilità evangelica.

Vi chiediamo con umiltà e con fermezza di redigere, insieme ai Monaci Francescani Cattolici Ortodossi e ai Vescovi delle Chiese Ortodosse Canoniche in Italia, un Documento Condiviso di Testimonianza Evangelica.

Che questo documento:

  • Denunci chiaramente il genocidio in atto a Gaza e le sue cause sistemiche;
  • Si dissoci pubblicamente e senza equivoci da ogni forma di tiepidezza cristiana e complicità istituzionale;
  • Esprima la volontà ecclesiale di promuovere una cultura di pace, giustizia e profezia;
  • Proponga iniziative concrete di sostegno, accompagnamento e intercessione per le vittime;
  • Testimoni una fraternità ecumenica capace di rendere visibile la voce del Vangelo tra le rovine del mondo.

Fratelli, il mondo attende da noi la voce che manca.

Non temete di essere scomodi. Temete piuttosto di essere assenti. Il Signore non ci ha chiesto di essere diplomatici, ma fedeli. Non ci ha inviato per benedire i poteri, ma per proclamare il Regno. In questa ora buia, la luce della Chiesa può brillare soltanto se sceglie la Croce e non il consenso.

Concludiamo questa lettera uniti nella preghiera e nella speranza che lo Spirito Santo vi ispiri, vi accompagni e vi renda testimoni veraci del Vangelo della pace e della giustizia.

Fraternamente in Cristo,
Padre Masseo,
insieme ai Monaci Francescani Cattolici Ortodossi
Nel silenzio che veglia e nella Parola che risuona.

++Padre Masseo

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