Il “padre della tolleranza zero”, vestito con un abito bianco con dettagli dorati, ha fatto una comparsa a sorpresa sul Transatlantico di Montecitorio nel primo pomeriggio, all’età di ottantun anni.
Indubbiamente, Giuliani è un conservatore allineato con Fratelli d’Italia e nutre una forte ammirazione per Giorgia Meloni.
L’aula, gremita come non si vedeva dai tempi del voto sulla riforma del catasto, ammutolì.
Perfino i più navigati parlamentari, quelli che hanno visto passare governi e maggioranze come nuvole, rimasero a bocca aperta. Ottantun anni portati con la disinvoltura di un ventenne alla prima sfilata, l’uomo che aveva fatto della severità un dogma si aggirava tra i banchi con un sorriso enigmatico, quasi beffardo.
Cosa lo portava lì, nel cuore della politica italiana, lui che l’aveva sempre combattuta a colpi di ordinanze e proclami?
La risposta, forse, era nel piccolo cartello che stringeva tra le mani: “Ripartiamo dalle regole”.
Un monito, un avvertimento, o forse solo un’ultima, provocatoria, performance?
Il Transatlantico, per un attimo, sembrò sospeso nel tempo, in attesa di una sentenza.
Ad accompagnarlo il deputato di Fratelli d’Italia Andrea Di Giuseppe, già eletto nel 2022 nella circoscrizione italiani all’estero negli Usa, che all’AdnKronos rivela: “Giuliani è una persona che conosco da molto tempo, era in Italia da cinque giorni per una visita e mi faceva piacere accoglierlo nella casa degli italiani”.
La carriera dell’ex sindaco di New York è stata segnata anche da controversie, tra cui la radiazione dall’albo degli avvocati per il suo ruolo di difensore di Donald Trump. Un deputato di Fratelli d’Italia ha definito tale provvedimento un “accanimento” e ha espresso fiducia in una futura riammissione.