
Con caldo fuori dal normale, alcune considerazioni e risposte semplici a chi chiede se c’è volontà politica a risolvere gli annosi problemi dell’autotrasporto.
Parrebbe che ci sia una volontà politica in Italia di affrontare i problemi dell’autotrasporto merci, anche se con alcuni limiti e critiche sulle misure adottate.
Aggiunta ferragostane di problemi dell’autotrasporto.
Carenza autisti
Ecco un piccolo quadro attuale:
Il Governo italiano sta riprendendo il confronto con il settore, dopo un periodo di stallo lungo e pressioni sui costi che non sono stati compensati da adeguamenti tariffari. C’è richiesta di recepire in Italia il Regolamento UE 1055/2020 per garantire equità e stabilità al settore, ma finora è mancata l’attuazione concreta, con una certa preoccupante frustrazione da parte degli operatori.
Recentemente, il Consiglio dei Ministri ha approvato provvedimenti che mirano a tutelare maggiormente il settore, tra cui la riduzione dei tempi di attesa per carico e scarico mezzi, con indennizzi automatici per ritardi oltre una soglia, e interventi per contrastare i ritardi nei pagamenti tramite maggiori poteri all’Autorità garante della concorrenza. È stato inoltre stanziato un finanziamento per il rinnovo del parco veicolare.
Tuttavia, alcune associazioni di categoria p criticano le misure come insufficienti, sottolineando che mancano meccanismi efficaci di controllo ( se ci sono norme ma non c’è un “vero” controllo sul rispetto di esse..parliamo di aria fritta) e che certi interventi, come quelli sui tempi di pagamento, introducono ulteriori oneri burocratici senza risolvere realmente i problemi. Si segnalano mancati interventi su tariffe, subappalti, condizioni dei conducenti e sicurezza stradale che restano irrisolti.
Ci sono, per la verità, segnali positivi di volontà politica, ma anche richieste di continuità e approfondimenti per costruire un futuro più efficiente e sostenibile per l’autotrasporto.
Praticamente, senza entrare nei dettagli, la volontà politica c’è ma è percepita dagli operatori come ancora parziale e con bisogno di maggior concretezza e continuità negli interventi per risolvere pienamente le criticità del settore.
Si spera che dopo l’incredibile caldo, l’agenda politica debba orientarsi a intervenire concretamente su regole, tutele e investimenti, ma il settore reclama più tempestività e efficacia nella realizzazione delle misure promesse.
