De Ficchy Giovanni

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Finalmente il Nostro paese, si ritaglia lo spazio geopolitico che merita, e diventa grazie alla Premier Meloni, protagonista nei negoziati di pace a Washington.

L’Italia guidata da Giorgia Meloni si conferma protagonista indiscussa nel panorama internazionale, ponendosi al centro del tavolo negoziale per la pace in Ucraina. 

Per la premier, l’unità dell’Occidente resta «lo strumento per costruire la pace e garantire giustizia» in Ucraina.

«L’Italia c’è, al fianco di Kiev e a supporto degli sforzi di pace del presidente degli Stati Uniti», ha ribadito Meloni.

L’Italia può diventare l’architrave di un nuovo equilibrio europeo: garantire Kiev, contenere Mosca, e finalmente raggiungere un agognato “cessate il fuoco”.

In parole semplici; stabilizzare.

Il Nostro paese propone una via diversa: trasformare la stanchezza del conflitto in Ucraina in un’occasione di pace storica.

Si tratta di un salto di qualità, è un indicatore geopolitico: significa che ora Roma non si limita più a seguire, ma orienta.

In questo nuovo formato, mondo occidentale riunito, l’Italia emerge come alleato credibile, stabile e innovativo.

L’Italia non si limita a reagire: propone.

Non rincorre l’agenda altrui: la scrive.

Roma è adesso un hub politico-diplomatico capace di generare proposte interessanti , ascoltate a Washington.

Il passaggio politicamente più significativo è che la proposta, avanzata da Giorgia Meloni già nei mesi scorsi, è stata fatta propria dal presidente Donald Trump. 

Il Tycoon ha visto nella posizione italiana un equilibrio possibile: non la resa di Kiev, non la disfatta di Mosca, ma una tregua che consenta all’Occidente di compattarsi e guardare oltre.

Attualmente la coppia Trump e Meloni disegna un nuovo asse, in cui Roma diventa uno snodo, fra la sponda atlantica e quella continentale.

La Russia è in evidente difficoltà, da tre anni in guerra, ha raccolto ben poco sul terreno, è praticamente impantanata, e il costo in termini economici e di vite umane è altissimo.

La nostra premier, ha l’intelligenza politica di chi sa che la pace, per essere vera, deve nascere da una posizione di forza.

Per questo se l’Europa vuole davvero un futuro di autonomia strategica, non può che passare da questa consapevolezza: che la pace, quando nasce da una posizione di fermezza e di compattezza, è essa stessa una vittoria.

L’Italia, finalmente, si propone come regista di questa svolta.

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Di Admin

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