Vaticano, 5 settembre 2025 – Un incontro storico tra Papa Leone XIV e il presidente israeliano Isaac Herzog ha lanciato un messaggio che va oltre la diplomazia: dal cuore dei devoti della Madonna dei Debitori nasce un richiamo universale alla pace e alla dignità umana.
Liberare gli ostaggi. Salvare le vite. Costruire la pace.
Herzog ha ribadito l’urgenza della liberazione degli ostaggi e l’impegno per la libertà religiosa e la sicurezza di tutti. Il Vaticano ha chiesto cessate il fuoco immediato, passaggi sicuri per gli aiuti e rispetto dei diritti umani, riaffermando la soluzione dei due Stati come unica strada per un futuro giusto.
Ma in questo dialogo tra leader, si è levata una voce più profonda: quella dei devoti della Madonna dei Debitori. Una voce che parla di speranza, riconciliazione e rispetto per ogni vita umana.
Il femminile come profezia di pace
La Madonna dei Debitori non è solo intercessione per chi soffre: diventa simbolo di tutte le donne del mondo. Ebree, musulmane, cattoliche: la loro voce unita ricorda ai leader che ogni vita è sacra, ogni figlio di donna è una scintilla di Dio.
In questo incontro, Papa Francesco è presente in spirito, come guida morale invisibile: la sua voce accompagna le scelte dei leader, ricordando che la vera pace nasce dalla compassione, dalla protezione dei più vulnerabili e dal rispetto della vita.
Un ponte invisibile tra i popoli
Il femminile diventa ponte tra i cuori: memoria dell’origine della vita, custodia della dignità universale, sentinella della responsabilità verso l’altro. Non ci sarà pace finché non riconosceremo nel volto di una madre e nel grido di un figlio la stessa scintilla divina che ci unisce come fratelli e sorelle.
Un manifesto globale
Dal cuore dei devoti della Madonna dei Debitori parte un appello urgente:
“RICONOSCIAMO LA VITA. CUSTODIAMO LA SPERANZA. FACCIAMO PACE.”
Le donne di fede diventano portatrici di luce, e i leader devono ascoltare questo grido di umanità. La pace non è solo politica: è il riconoscimento dell’altro come sé stesso, il rispetto della vita in ogni sua forma.
Dal Vaticano, questo messaggio risuona oltre confini, religioni e guerre: la speranza è possibile, se accogliamo la profezia del femminile e se Papa Francesco, presente in spirito, ci ricorda che la compassione è il cuore di ogni vera pace.
