De Ficchy Giovanni

In un mondo che sembra meno un’arena politica e più un palcoscenico di una commedia dell’assurdo, troviamo Emmanuel Macron e Keir Starmer come i protagonisti di questa pièce tragico-grottesca.

Con la crisi sui mercati finanziari come sottofondo melodrammatico, i due leader si avviano verso la tempesta perfetta, armati di piani di austerità e promesse di prosperità, mentre la loro popolarità svanisce come fumi d’incenso.

Francia: L’Autunno della Resa dei Conti

In Francia, l’autunno è piuttosto maledetto.

Sotto la guida del “tuttologo” François Bayrou, il governo francese decide che la soluzione ai mali del Paese sia un piano di austerità da 44 miliardi di euro.

Ma chi ha bisogno di una solida maggioranza parlamentare quando hai un piano che include tagli ai ministeri e una revisione della spesa pensionistica? Perché non affrontare le tensioni sociali con un po’ di creatività?

Magari sopprimiamo alcune festività, perché, tanto, chi ha voglia di festeggiare quando si è alle prese con debito pubblico crescente?

E non dimentichiamo l’aumento della spesa militare!

Nella mente di Macron (e Bayrou), le pallottole risolvono i problemi meglio di un pacchetto di aiuti sociali.

Gli investitori, da parte loro, osservano i titoli francesi come se stessero guardando un thriller: chi vivrà vedrà.

Mentre l’opinione pubblica, dall’altra parte, guarda sempre più al Rassemblement National, quasi come se stesse scegliendo tra un brutto sogno e un incubo peggiore.

Bravo, Macron!

Hai fatto sì che il tuo partito sembri l’unica opzione razionale in un contesto di follia!

Regno Unito: Il Gioco delle Poltrone

Passiamo ora al Regno Unito, dove Keir Starmer e la Cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves stanno cercando di raccattare 40 miliardi di sterline per riportare i conti pubblici in ordine.

A quanto pare, il laburismo moderno è diventato l’arte della sopravvivenza economica.

Alcuni avrebbero potuto pensare che le nuove tasse sugli utili straordinari delle banche e sulle proprietà sarebbero state accolte con entusiasmo, ma in realtà, l’opinione pubblica dimostra che ha voglia di crociate contro le ingiustizie, a patto che queste ingiustizie non colpiscano direttamente il loro portafoglio.

Starmer si trova a camminare su un crinale pericoloso: da un lato una maggioranza parlamentare ampia ma frammentata, dall’altro una popolazione stanca di misure impopolari.

Non è davvero una passeggiata nel parco.

E mentre cerca di tenere a bada la rivolta degli elettori, Nigel Farage riemerge come il cattivo di una vecchia pellicola, con il suo Reform UK che guadagna consensi nei sondaggi.

Che sorpresa!

Chi avrebbe mai pensato che il populismo potesse attrarre elettori durante una crisi?

La Danza Del Potere

Quindi, che dire di Macron e Starmer?

Entrambi tennisti in un torneo di tennis senza rete, che cercano disperatamente di tenere in gioco una palla che continua a rimbalzare in direzioni inaspettate.

I loro piani economici sono ovviamente brillanti sulla carta, ma nella pratica sembrano più simili a un castello di sabbia: fragili, vulnerabili e pronti a crollare alla prima ondata di dissenso pubblico.

La vera arte della politica consiste nel mantenere la calma mentre tutto intorno a te affonda.

Macron risponde con sorrisetti e gesti eleganti, mentre il suo governo prende decisioni impopolari come un prestigiatore che estrae un coniglio da un cappello.

Dall’altro lato della Manica, Starmer fa lo stesso balletto ma con una melodia diversa, cercando di attrarre l’attenzione dei cittadini affamati di stabilità, mentre il fantasma dell’austerità aleggia come una nuvola minacciosa.

Un uomo protesta contro l’austerity davanti a Downing Sreet

In definitiva, sia Macron che Starmer stanno fronteggiando una tempesta perfetta in cui i fulmini delle tensioni sociali colpiscono costantemente.

Le loro scelte politiche sembrano più frutto di compromessi forzati che di strategie lungimiranti.

Sarà interessante osservare come si comporteranno nei prossimi mesi, mentre sforzano di rimanere a galla nell’occhio del ciclone delle loro rispettive nazioni.

In questo contesto, la pazienza dei cittadini è messa a dura prova e un fiasco potrebbe essere all’ordine del giorno.

Riusciranno Macron e Starmer a orientarsi nella tempesta, o finiranno per naufragare nell’oblio politico?

Solo il tempo potrà dirlo.

Ma nel frattempo, possiamo godere dello spettacolo, sorseggiando un bicchiere di vino francese o un buon tè britannico e osservando come questi due navigatori della crisi cercheranno di trovare la rotta giusta senza affondare nel processo.

Ah, la politica, una vera comedia dell’assurdo!

Di Admin

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