De Ficchy Giovanni

Quer pasticcio di Gualtieri: i nuovi divieti e limitazioni che gettano Roma nel caos

Ah, Roma.

La Capitale eterna!

Una città dove la storia si intreccia con il presente, dove l’arte e la cultura danzano nei vicoli, ma dove l’amministrazione sembra un brutto sogno a occhi aperti.

I romani lo sanno bene: il loro rapporto con la città è un continuo alternarsi di amore e odio, un po’ come quello che si potrebbe avere con un ex che continua a farsi vivo per chiedere un favore.

E adesso, sotto la guida del sindaco Roberto Gualtieri, ci ritroviamo a vivere l’ennesimo capitolo di questo romanzo tragicomico.

Gualtieri, il sindaco che sembra più interessato a fare trend su TikTok che a risolvere i problemi dei cittadini, ha deciso di affrontare il caos del traffico romano con una trovata che strappa più di un sorriso (amaro): nuovi autovelox e rilevatori di velocità piazzati nei punti più nevralgici della capitale.

Perché, si sa, cosa c’è di meglio di complicare ulteriormente la vita degli automobilisti in una città già bollente di traffico?

Ed è proprio in tratti come la Tangenziale Est e via del Foro Italico, dove il traffico è già come un parcheggio di sardine, che il Comune ha pensato bene di aggiungere nuovi ostacoli.

Non è una misura di sicurezza, è un assedio alla mobilità urbana!

Ma veniamo al dunque: quale sarà mai il risultato di questo “brillante” piano?

Traffico in aumento, cittadini esasperati, multe a pioggia – ed eccola qui, la vera natura del provvedimento!

Perché tutti sappiamo che dietro ogni mossa amministrativa c’è sempre un fine occulto: fare cassa. Farla sulle spalle dei cittadini, ovviamente.

E così, invece di decidere di elaborare un piano di mobilità serio, strutturato e, diciamolo, un tantino utile, ci ritroviamo con l’ennesima trovata estemporanea, priva di visione.

Un capolavoro di logica punitiva e ideologica!

Dove sono i potenziamenti del trasporto pubblico?

Dove la pianificazione urbana?

Forse impegnati nel rimpallo delle responsabilità tra uffici e assessorati.

No, no, solo divieti, limiti e sanzioni: un bel pacchetto completo per rendere felice ogni cittadino romano.

E chi è l’artefice di questa meraviglia?

Ovviamente Gualtieri, che con il suo stile da influencer sembra pensare di poter governare Roma con un colpo di bacchetta magica.

Ma la realtà è ben diversa, e il suo approccio sembra più simile a un circo che a una seria amministrazione.

Roma ha già sofferto a sufficienza per decenni, affondando lentamente sotto il peso di chi non ha né la voglia né la capacità di affrontare il problema.

Ma a quanto pare, il centrodestra romano ha finalmente deciso di svegliarsi.

Da settimane, infatti, sta portando alla luce le magagne di Gualtieri e della Giunta targata PD attraverso una campagna social che, tra un meme e l’altro, cerca di scuotere gli animi dei cittadini.

“Guardate, romani!

La fantomatica ‘zona 30’ e i nuovi 30.000 parcheggi blu a pagamento non sono la soluzione, ma solo l’ennesimo trucco per farci sentire più al sicuro, mentre in realtà stiamo affondando!”

È così che si fa politica ai tempi dei social, non c’è dubbio.

La buona notizia?

Il tempo stringe e la legislatura di questa giunta è agli sgoccioli, anche se ogni giorno che passa lascia il suo segno indelebile in termini di disagi.

Chi vuole vivere in una Roma dove le istituzioni sembrano distanti anni luce dalla vita quotidiana dei cittadini?

L’unica speranza è che alle prossime elezioni i romani possano finalmente voltare pagina, restituendo alla città un governo capace, concreto e con i piedi per terra.

E, magari, se tutto va bene, il vento del cambiamento arriverà da destra.

Perché Roma merita molto di più di questi brutti pasticci.

Merita un’amministrazione che, finalmente, abbia la lungimiranza e la competenza per affrontare le sfide quotidiane.

Ma chissà, forse dovremmo solo aspettare un altro giro di giostra prima che il destino (o il fato, se preferite) decida di regalarci una vera governance della Capitale.

Até dopo, Roma!

Di Admin

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