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Partenza Rinviata: Il Grande Spettacolo della Flottiglia per Gaza

Ah, la Flottiglia per Gaza!

Un evento tanto atteso, al quale tutti sembrano essere pronti… o quasi.

Che emozione sapere che la partenza da Sicilia, prevista per domani, 7 settembre, è stata rinviata. Una notizia che ha fatto tremare le onde del Mediterraneo e ha lasciato i partecipanti in un limbo di ansia e speranza.

La Global Sumud Flotilla, invece di solcare le acque e gettare ancore nel cuore del problema palestinese, si ritrova a gironzolare come un adolescente indeciso davanti a una scelta di vita.

Ma cosa c’è di più importante di una coordinazione tra imbarcazioni che provengono da Tunisi e Barcellona? Evidentemente nulla.

Ovvio, non stiamo parlando di un viaggio turistico, ma di una missione globale, come sottolinea con fervore Maria Elena Delia, la portavoce della delegazione italiana.

“Siamo pronti!”, grida, mentre i partecipanti si guardano l’un l’altro, scambiandosi sguardi pieni d’incertezza.

Ma attenzione, la soluzione non è così semplice, perché “la nostra missione è globale, non nazionale”.

E chiaro, chi avrebbe mai pensato che una flottiglia potesse partire senza che tutte le navi fossero riunite come in una riunione condominiale? D’altronde, il coordinamento è fondamentale, così come l’aggiornamento su WhatsApp per assicurarsi che ciascuna barca arrivi nei ranghi stabiliti.

E quindi, benvenuti al grande show del rinvio. La nuova data di partenza?

Ancora un mistero insondabile.

Dipenderà dal momento in cui tutte le navi saranno riunite.

Potremmo dire che l’attesa è parte della missione, una sorta di meditazione collettiva prima delle tempeste che probabilmente ci attendono.

Forse ci sarà tempo per una tazza di tè mentre aspettiamo che le barche si facciano vedere.

Sì, perché in fondo, che c’è di meglio che una bella chiacchierata sulla battaglia per Gaza mentre gli altri stanno già navigando?

E a proposito di navigazione, immagino che gli organizzatori siano stati colti da una sorta di epifania logistica. Magari un incontro sul tema “Come avere un piano di emergenza per il rinvio delle partenze”?

O forse hanno deciso di organizzare un festival di danze folk siciliane per animare l’attesa?

Magari una serie di concerti di artisti locali per lenire le ferite dell’anima, mentre tutti noi ci chiediamo perché, per l’amor di Dio, non possono semplicemente salpare.

E allora, eccoci qui. Invocando il coraggio, vagheggiando su un possibile nuovo inizio, mentre continuiamo a sperare che “forse per Natale ce la potete fare”.

Magari i vostri auguri giungeranno nel cuore della flottiglia e chi lo sa, potrebbe spingere i navigatori a risolvere i loro problemi burocratici e salpare.

Intanto, un saluto a Gretina, la paladina dell’inefficienza organizzativa.

Certo, la sua presenza si fa sentire, poiché in questo romanzo di attesa e desiderio di giustizia, sembra che sia lei a detenere le redini della situazione.

Non è facile, in fondo, affrontare una missione così titanica con un’organizzazione che sembra scritta in un romanzo di Kafka.

E non dimentichiamo, non appena la flottiglia finalmente alzerà le sue vele – chissà quando! – il mare non sarà solo uno specchio per riflettere le nostre speranze, ma anche un palcoscenico perfetto per il dramma del rinvio.

Chi può dirlo?

Magari diventeremo tutti protagonisti di un grande spettacolo di follia umana, dove ogni giorno di attesa diventa un atto comico in cui i veri eroi sono quelli che riescono a mantenere il senso dell’umorismo.

Riflettendo su questa situazione, mi sovviene che il rinvio non è solo una questione di barche e mari agitati; è un modo per mettere in luce le sfide che affrontiamo.

È un’illuminazione brillante su quanto, a volte, possiamo apparire ridicoli nel nostro tentativo di agire.

E sebbene possa sembrare tutto un grande gioco di pazienza, c’è sempre qualche filo conduttore di serietà che ci fa ricordare che, mentre noi ridiamo, c’è un mondo che aspetta aiuto.

Nella speranza che il vento della fortuna finalmente soffi per queste barche e che i marinai possano, finalmente, mollare gli ormeggi, rimaniamo qui a osservare, a ridere, e a pregare che ogni rinvio ci avvicini, in qualche modo, al grande giorno in cui la Flottiglia per Gaza potrà partire con la dignità e la determinazione che merita.

Per ora, prendiamoci un momento di respiro e concediamoci un sorriso su questa surreale attesa, perché in fondo, ogni rinvio è solo un passo in avanti verso qualcosa di più grande…

o almeno così speriamo.

Di Admin

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