De Ficchy Giovanni

Ah, che spettacolo!

La Russia ha deciso di arricchire il panorama della Romania con un drone che ha pensato bene di prendersi una rondine sul Mar Nero, sorvolando i cieli rumeni come se fosse in gita scolastica.

Stiamo parlando di un drone russo che, evidentemente, non aveva ricevuto la cartina dei confini né tantomeno il libretto delle istruzioni. Si è avventurato in Romania, e chi può biasimarlo?

Chi non vorrebbe un po’ di avventura spionistica all’aria aperta?

Ma non temete, perché Bucarest non è rimasta a guardare; ha fatto decollare due F-16, supportati da altri due Eurofighter inviati dalla missione di polizia aerea tedesca della NATO.

Ah, la NATO!

Quella grande famiglia internazionale che ami chiamare quando la situazione si fa rovente.

Un vero e proprio Team America pronto a proteggere la libertà e la democrazia dai droni malintenzionati.

Che meraviglia!

Secondo quanto riportato dal ministero della Difesa romeno, il drone russo non ha sorvolato aree abitate e, per fortuna, non ha rappresentato una minaccia immediata.

Perché, certo, cosa vuoi che succeda quando un velivolo non identificato decide di fare una passeggiata nei cieli europei?

È solo un drone russo che si è perso, probabilmente alla ricerca di un McDonald’s più vicino.

E mentre i droni danzano nei nostri cieli, l’Europa e la NATO devono affrontare una domanda cruciale: chi sta realmente vincendo in questa partita?

Forse gli strateghi russi hanno svelato un nuovo modo di esercitare pressione sull’Occidente: semplicemente volando sopra di noi e facendoci preoccupare.

L’episodio non è che un altro tassello nel puzzle della tensione crescente.

Dopo il precedente “fiasco” dei droni in Polonia, ora abbiamo il nostro giro di giostra rumeno.

Che divertimento!

In definitiva, nessuno si è fatto male, e il drone, probabilmente stanco dopo il suo viaggio avventuroso, è sparito dai radar nei pressi di Chilia Veche.

Questo ci lascia con un importante insegnamento: anche i droni hanno bisogno di un po’ di tempo libero.

E chissà quanti altri droni russi si metteranno in viaggio, pronti a fare una capatina nei cieli d’Europa e a farci sentire tutti un po’ più vivi.

Siamo tutti un po’ come quei droni: in continuo movimento, cercando il nostro posto nel mondo… o nei cieli rumeni.

Quindi, mentre ci godiamo questa nuova era di spionaggio aereo, ricordiamoci di conservare sempre una buona scorta di popcorn.

Ci sarà sicuramente molto di più da vedere.

Di Admin

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