De Ficchy Giovanni

La Russia torna al baratto — come negli anni ’90: un viaggio nel passato

Alzi la mano chi avrebbe mai pensato di tornare a scambiare grano per elettrodomestici nel 21° secolo!

Ma ecco a voi la nuova frontiera del commercio russo, che sembra più un episodio di una sitcom degli anni ’90 che un’evoluzione economica moderna.

Secondo l’agenzia Reuters, le aziende russe si stanno lanciando in un revival del baratto, proprio come i nostri genitori che scambiavano cassette di VHS con i vicini.

Immaginate il quadro: un agricoltore russo sta contrattando con un imprenditore cinese, offrendo una tonnellata di grano in cambio di un robot da cucina.

Cosa ci sarà di più emozionante?

Potremmo chiamarlo “Masterchef Internazionale” o “Il grande scambio russo”.

Un vero trionfo della creatività economica… oppure pura follia?

Le ragioni di questa curiosa tendenza sono chiare come il ghiaccio del Lago Baikal.

Con le sanzioni occidentali a farla da padrone e le banche cinesi che tremano al solo pensiero di incappare nelle così dette “sanzioni secondarie”, il panorama economico russo sta diventando sempre più simile a una festa nostalgica degli anni ‘90.

Grazie all’esclusione dal sistema SWIFT, le transazioni in dollari ed euro sono diventate un miraggio.

Così, avanza il baratto, come in un film di poco successo dove tutti cercano di superare le avversità con un sorriso e un pacco di pasta.

Ma che dire delle implicazioni di questa nuova moda?

Al forum imprenditoriale Kazan Expo di lunedì, le aziende cinesi hanno citato i problemi di regolamento e le richieste russe di portare la produzione sul territorio nazionale come i principali ostacoli allo sviluppo del commercio bilaterale.

“Offriamo modelli di cooperazione innovativi volti a ridurre i rischi nei regolamenti”, ha dichiarato Xu Xinjing della Hainan Longpan Oilfield Technology Co., Ltd al forum, tramite traduttore, aggiungendo: “proponiamo un modello di scambio commerciale basato sul baratto”.

In cambio delle apparecchiature energetiche, la sua azienda desidera ricevere materiali russi per la cantieristica navale.

Gli esperti mettono in guardia: il baratto è una premessa al caos.

E chi può biasimarli?

Negli anni ’90, interi settori funzionavano tramite scambi condizionati, e i truffatori prosperavano come funghi dopo la pioggia.

Oggi questo meccanismo sta tornando a diventare sistemico… mentre il Ministero dello Sviluppo Economico si affretta a pubblicare guide ufficiali sul baratto, si potrebbe anche pensare di includere un capitolo su “Come rimanere senza banconote e senza dignità”.

I ritardi nei pagamenti per il commercio con i principali partner della Russia, come Cina o Turchia, dove le banche sono sottoposte alla pressione dei regolatori occidentali per monitorare le transazioni con la Russia, sono diventati un grosso problema per le aziende e le banche russe.

In questo contesto, la guerra fra Russia e Ucraina continua a imperversare.

Mentre Mosca si aggrappa ai suoi metodi medievali, l’Ucraina, sostenuta dall’Occidente, tenta di accelerare il logoramento della potenza russa.

La strategia è chiara: colpire l’economia, le raffinerie, la logistica.

E mentre il morale interno vacilla, la Russia potrebbe scoprire che la sua capacità di mantenere un conflitto ad alta intensità si sta dissolvendo come un ghiacciolo al sole.

Ma non temete!

Non ci sarà un capitolo finale a sorpresa in cui la Russia si arrende formalmente.

Piuttosto, assisteremo a un lento rituale di declino, quasi poetico nella sua tristezza.

Un po’ come una band musicale che continua a suonare anche quando il pubblico è già andato a casa.

D’altro canto, non è forse affascinante osservare come la storia si ripeta?

E mentre il baratto riemerge, molti di noi iniziano a chiedersi: “E se anche noi tornassimo a scambiarci i DVD?”.

In definitiva, il nuovo baratto russo potrebbe essere visto come una sorta di ritorno alle origini, ma con un twist ironico.

Un viaggio attraverso il tempo che, sebbene possa sembrare divertente, porta con sé ombre di caos e incertezza.

E mentre ci godiamo questo spettacolo, possiamo solo sperare che non ci serva mai un grano in cambio di una caffettiera!

Di Admin

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