De Ficchy Giovanni

Acquisto di tre jet Airbus tramite Gambia ed Emirati Arabi Unit

Acquisti di aerei di fabbricazione europea, in barba alle sanzioni UE, tramite un operatore gambiano e l’intermediazione degli Emirati Arabi Uniti: così la Bielorussia di Alexsandr Lukashenko avrebbe aggirato le restrizioni UE imposte per il suo sostegno alla Russia di Vladimir Putin nella guerra contro l’Ucraina.

Una triangolazione che alla fine ha portato benefici a Belavia, la compagnia aerea di bandiera di Minsk.

Un’operazione condotta in modo esemplare, al punto da rifornire la flotta con tre Airbus A330 con cui potenziare i collegamenti della Bielorussia con la Cina e il Sud-est asiatico. 

Un vero e proprio “affronto” per l’eurodeputato polacco Mariusz Kamiński (ECR) , che chiede  spiegazioni alla Commissione europea, che non può far altro che prendere atto di quanto accaduto. “Siamo a conoscenza” di quanto accaduto, ammette Maria Luis Albuquerque , Commissaria per i servizi finanziari.

“ Le sanzioni dell’UE alla Bielorussia impediscono agli operatori dell’UE di fornire servizi, come la manutenzione, e di mettere a disposizione qualsiasi altra risorsa economica a persone o entità elencate, tra cui Belavia”.

Tuttavia, riconosce, “ sulla base delle relazioni a disposizione della Commissione, sembra che la vendita sia stata condotta al di fuori della giurisdizione dell’UE”.

Lukashenko e il suo governo sarebbero quindi riusciti a “farcela sotto il naso della Commissione”, con la complicità di attori contro i quali Bruxelles sta ora valutando ritorsioni. “Se del caso, la Commissione, insieme all’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, può proporre nuove sanzioni “, ricorda Albuquerque

. “Ciò include l’imposizione di sanzioni a nuovi obiettivi, come le persone responsabili dell’elusione” delle restrizioni europee.

Sotto i riflettori c’è Magic Air, una compagnia aerea gambiana precedentemente gestita dal vettore turco Onur Air, che si ritiene abbia acquistato gli aerei Airbus non direttamente per conto di Belavia, ma “molto probabilmente” per conto di una società con sede negli Emirati Arabi Uniti, che poi ha trasferito gli acquisti a Minsk.

Di Admin

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