De Ficchy Giovanni



Ah, la splendida flottembriaga dei difensori dell’ambiente!

Che spettacolo affascinante stiamo assistendo in questi giorni, con Greta Thunberg che mette in mostra il suo talento nel ‘navigare’ tra le divergenze e le comunicazioni poco chiare.

Dopo un grande balletto di parole e dichiarazioni, la giovane attivista ha deciso di abbandonare il “direttivo” della Sumud, ma non temete, perché non è come se fosse rimasta a casa a guardare Netflix!

Oh no, lei è su un’altra nave, come una moderna Sirena che cerca di trovare la rotta giusta, mentre gli altri membri della flottiglia si interrogano su come si faccia a remare con l’acqua alla gola.

E che dire di Yusuf Omar, nostro eroe di Instagram?

Il re degli influencer ha fatto le valigie e se ne torna a casa, dopo aver sventolato la bandiera del sensazionalismo sugli attacchi di droni.

Forse ha capito che postare foto di droni potrebbe risultare, come dire, un tantino esagerato?

Certo, non ci si può lamentare troppo: chi non ama un po’ di drama, almeno sui social?

Il giornalista Lorenzo D’Agostino, sempre pronto a cogliere il momento giusto per scrivere una cronaca, riferisce che la situazione a bordo si è fatta tesa.

Dopo tutto, se dieci imbarcazioni hanno già mollato l’ancora dalla “flottilla”, non sarebbe proprio il caso di fare un appello a quelle rimaste per farle tornare a riva?

Magari con un bel filtro Instagram per rendere la cosa più appetibile?

Ma attenzione, perché le notizie non finiscono qui. Altri abbandoni sono considerati “probabili”!

Probabilmente c’è in ballo un’operazione di restyling della flottiglia, e chissà, si potrebbe anche pensare a un cambio di nome.

“Flottiglia Staffetta” suona bene, non credete?

Tornando a Greta, sembra che la ragazza si sia accorta che le comunicazioni in questo gruppo di pressione ecologica non siano proprio all’altezza del messaggio che deve essere diffuso.

D’altronde, chi se ne frega di comunicare efficacemente quando hai a disposizione una carrellata di membri che sembrano usciti da un reality show?

La sua decisione raccoglie sicuramente consensi e critiche, dimostrando ancora una volta che il mondo attivista è più simile a un circo che a una nave diretta verso la salvezza del pianeta.

E poi ci sono le conversazioni sul futuro di questi progetti nobili. Se la flottiglia inizia a perdere pezzi, ci si deve chiedere: chi sarà il prossimo a saltare sulla scialuppa?

Forse uno dei tanti esperti di comunicazione che volevano intervenire con articoli più “interessanti” che informativi?

O magari un altro influencer, questa volta specializzato in TikTok, per dare una nuova vita al progetto?

Chi lo sa, ma le possibilità sono infinite!In definitiva, cari lettori, seguire le avventure della flottiglia ambientalista è come vedere un episodio di una soap opera, con drammi e colpi di scena che lasciano tutti a bocca aperta.

E proprio come nelle migliori soap opera, non mancano i personaggi controversi.

C’è l’attivista idealista, pronto a tutto per salvare il pianeta, e il capitano pragmatico, che cerca di bilanciare l’impegno ecologico con le esigenze operative della nave.

Poi ci sono gli sponsor, con le loro agende nascoste e i finanziamenti a singhiozzo, che mettono costantemente a rischio la missione.

Ma al di là del dramma, la flottiglia ambientalista svolge un ruolo fondamentale nel sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche ambientali.

Le loro azioni, spesso spettacolari e mediatiche, attirano l’attenzione dei media e dei governi, costringendoli a confrontarsi con le conseguenze dell’inquinamento e del cambiamento climatico.

Certo, le loro tattiche sono a volte discutibili, e le accuse di estremismo non mancano.

Ma in un mondo in cui l’indifferenza sembra regnare sovrana, la loro voce, per quanto scomoda, è necessaria. Perché, come diceva Eduardo Galeano, “molti piccoli, in posti piccoli, facendo cose piccole, possono cambiare il mondo”.

E la flottiglia ambientalista, nel suo piccolo, ci prova ogni giorno.

Quindi, preparate i popcorn e tenete d’occhio le prossime puntate, perché la verità è che, in mezzo a tutto questo baccano, il cambiamento climatico continua a bussare alla porta, e noi siamo qui a sperare che qualcuno apra, prima che tutti quelli sulla nave siano già scesi per prendere il treno.

Di Admin

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