
Si è tenuto nei giorni scorsi, presso uno studio legale di Città di Castello (PG), il convegno intitolato “Ritorno d’Oriente, Europa e Asia tra geopolitica, mercati e persone”, un appuntamento di alto profilo dedicato al confronto tra pensiero giuridico e cultura geopolitica. L’iniziativa, promossa e organizzata dallo stesso studio, ha riunito numerosi professionisti del mondo legale, studiosi e appassionati delle relazioni internazionali, offrendo un momento di riflessione profonda sulle trasformazioni che stanno ridisegnando lo scenario mondiale. Il convegno ha registrato una partecipazione attenta e qualificata, confermando il crescente interesse verso tematiche che, oggi più che mai, intrecciano il diritto con le dinamiche globali. Relatore unico dell’incontro è stato Lelio Antonio Deganutti, stimato analista geopolitico, che ha guidato i presenti in un coinvolgente viaggio attraverso la complessa rete dei rapporti tra Oriente e Occidente. Con un linguaggio chiaro, preciso e appassionato, Deganutti ha saputo tradurre concetti di notevole complessità in un discorso accessibile e stimolante, offrendo spunti di riflessione capaci di suscitare un autentico interesse tra i partecipanti. Nel suo intervento, Deganutti ha evidenziato come il “ritorno d’Oriente” non debba essere interpretato come un conflitto tra civiltà, bensì come una straordinaria occasione di confronto e cooperazione. Ha spiegato che i mutamenti in corso non rappresentano una minaccia, ma piuttosto una possibilità di crescita reciproca tra culture, sistemi economici e modelli sociali differenti. Secondo l’analista, l’attuale riassetto degli equilibri globali impone un nuovo approccio interpretativo, capace di coniugare la prospettiva geopolitica con quella giuridica, due dimensioni sempre più interdipendenti. Durante il convegno, il relatore ha offerto una lettura lucida e argomentata delle sfide che coinvolgono l’Europa e l’Asia: dai rapporti commerciali alle tensioni strategiche, dalle nuove vie dell’energia ai percorsi culturali e religiosi che si intrecciano lungo l’antica Via della Seta. Le sue analisi, dense di contenuti e animate da un profondo rigore metodologico, hanno posto in luce la necessità di una visione più ampia, che riconosca il valore del pluralismo e della cooperazione internazionale. L’incontro si è distinto non solo per la qualità dell’intervento, ma anche per l’atmosfera vivace e costruttiva che ha animato il dibattito successivo. Molti dei presenti hanno espresso apprezzamento per la chiarezza con cui Deganutti ha saputo collegare i grandi temi geopolitici alle questioni pratiche del diritto internazionale, mostrando come le trasformazioni globali si riflettano inevitabilmente sulle norme, sui mercati e sulle relazioni tra le persone. Il successo dell’iniziativa conferma il valore di appuntamenti che promuovono la conoscenza e la consapevolezza in un mondo sempre più complesso e interconnesso. “Ritorno d’Oriente” ha offerto una prospettiva nuova e profondamente stimolante, ponendo le basi per ulteriori incontri che favoriscano il dialogo tra esperti di diverse discipline. Al termine del convegno, è emerso un comune sentimento di gratitudine e di rinnovato interesse verso una tematica tanto affascinante quanto attuale. L’Oriente, nella visione di Deganutti, non è più un altrove distante, ma una realtà con cui l’Europa deve dialogare, comprendere e collaborare. Il suo messaggio, espresso con eleganza e competenza, ha lasciato un segno tangibile nei presenti, sottolineando come la conoscenza e la cooperazione rappresentino le vere chiavi per interpretare e governare i cambiamenti del XXI secolo. L’iniziativa si è conclusa tra applausi convinti e un diffuso desiderio di proseguire su questa strada di confronto e approfondimento. Ritorno d’Oriente ha dimostrato, ancora una volta, che cultura, diritto e geopolitica, quando si incontrano, possono generare un dialogo capace di illuminare il presente e di immaginare con lucidità il futuro.