Il Paradosso della Scelta

Ah, le elezioni regionali in Campania, quel meraviglioso spettacolo che ogni cinque anni si ripete come un eterno ritorno.
Quest’anno, ci troviamo di fronte a un duello che di epico ha ben poco, e di cui il popolo, ahimè, è costretto a prendere atto.
Da un lato, abbiamo un Generale dei Carabinieri, un uomo di legge e ordine, con una carriera costellata di successi e valori che sembrano più solidi di una roccaforte.
Dall’altro, uno qualunque, un “uno vale uno” che, in un’improbabile alchimia politica, si è trovato a capeggiare uno schieramento fatto di pezzi di legno marcio e scarti politici, tutto per arrivare a un voto in più.
Il Generale: Un Faro di Speranza
Il Generale, con il suo distintivo di rispettabilità e onore, non ha bisogno di presentazioni.
La sua immagine è quella di un leader che incarna la disciplina e il rispetto della legge, i due pilastri su cui dovrebbe poggiare la nostra società.
Rappresenta quel che di meglio possiamo sperare da un candidato: coerenza, serietà, e una visione chiara per il futuro della Campania.
Non è un uomo che gioca sporco, e questo, nel clima attuale, è già un grande punto a favore.

La Babele Politica
Dall’altra parte, c’è il “qualunque”, il classico prodotto del nostro sistema politico: un assemblaggio di idee e persone talmente disparate che sembra uscito da un laboratorio di esperimenti andati a male.
Fico e De Luca insieme?

Un accoppiamento da far impallidire anche il più scettico dei critici.
Non solo sono due figure che, fino a ieri, si lanciavano frecciatine come se non ci fosse un domani, ma ora si ritrovano a fare il gioco del “siamo tutti amici”.
E, diciamocelo, non sono credibili.
La loro coalizione sembra più un carrozzone in cerca di passeggeri che un vero progetto politico.
Coesione? Dove?
La vera domanda che ci si pone è: dove sono finiti i valori fondanti?
La coesione?
La visione comune?
Questo strano miscuglio di intenti rivela quanto possa essere fragile un’alleanza costruita con acqua e olio.
Riuscire a unire queste due facce della politica campana è come cercare di far danzare un elefante e una libellula nello stesso balletto: impossibile, ma oh, quanto sarebbe divertente vederlo tentare!
Credibilità in Discussione
E ora torniamo a parlare di questi due protagonisti.
Votare Fico e De Luca è come scegliere tra un dentista e un chirurgo plastico prima di un intervento complesso: entrambi potrebbero avere le capitali tecniche, ma quanto ci si sente davvero a proprio agio con essi?
L’idea di affidar loro il nostro futuro politico è certamente inquietante, se non addirittura ridicola.
Dovremmo chiederci: cosa hanno fatto realmente per meritare la nostra fiducia?
Un Passato Complicato
Fico e De Luca, nella loro storia politica, non brillano certo per coerenza.
Gli attacchi reciproci, le dichiarazioni incendiari, le retoriche da campagna elettorale sembrano essere il pane quotidiano di una guerra di logoramento in cui nessuno esce vincitore.
Quindi, perché mai dovremmo perdonare o dimenticare le loro faide, e votare per una coppia che non riesce nemmeno a decidere se siano alleati o avversari?
Mettiamo in Discussione il Voto
In queste circostanze, votare per loro dovrebbe essere impossibile.
Dobbiamo chiederci se sia etico, se sia giusto, se abbia senso dare il nostro voto a chi ha costruito la propria carriera politica sull’instabilità e sull’incoerenza.
Certo, il Generale potrebbe non essere la panacea per tutti i mali, ma almeno ha il vantaggio di presentarci un profilo chiaro e definito, senza troppi fronzoli e senza maschere.
La Satira di un Sistema
Eppure, la satira di questa situazione è palpabile.
La politica campana non è altro che un grande palcoscenico sul quale si recitano copioni scritti da altri.
I cittadini sono i veri attori di questa farsa, costretti a scegliere tra chi mente meglio e chi ha i legami più forti.
Una commedia dell’assurdo, dove gli unici a rimanere delusi siamo noi, elettori, in balia di un sistema che sembra non darci scelte valide.
Conclusione: La Scelta Finale
Insomma, le elezioni regionali in Campania promettono di essere un altro capitolo di una saga ormai rinomata per l’assurdo
. Siamo di fronte a una scelta che potrebbe sembrare tra il “buono” e il “meno peggio”, in un contesto dove i valori sembrano dimenticati e l’etica politica è stata messa da parte. Votare per Fico e De Luca?
Senza dubbio, un gesto audace, un po’ come scegliere di tuffarsi in un lago gelido sapendo di avere un asciugamano bagnato in tasca.
In definitiva, mentre il Generale potrebbe rappresentare una luce in fondo al tunnel, l’altro schieramento rischia di lasciarci nel buio dell’improvvisazione e della incoerenza.
La decisione spetta a noi: continuare a far parte di questo carrozzone o finalmente osare prendere una direzione diversa?