Pasquale Aprea, già carceriere di Ciro Cirillo, lancia l’appello per il candidato M5s in Campania

Oggi, sui giornali, le prime pagine sono state animate da una notizia che ha dell’incredibile: il fantasma delle Brigate Rosse è tornato a farsi sentire, e questa volta non con i mitra in mano, bensì con un microfono pronto per un comizio.

Pasquale Aprea, ex terrorista e parte della colonna napoletana delle BR negli anni di piombo, si propone come portagente per Roberto Fico, il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni regionali in Campania.

Ma non preoccupatevi, non si tratta di un ritorno al terrorismo; si tratta semplicemente di una nuova sfida elettorale!

Questo non fa che danneggiare ulteriormente l’immagine di Fico, che si presenta come difensore dei deboli ma agisce come membro della casta.

Un Masaniello moderno a cui, non darei il mio voto.

Immaginate la scena: un ex brigatista che, dopo aver trascorso del tempo dietro le sbarre per il sequestro dell’ex assessore Dc Ciro Cirillo, decide di mobilitare i suoi seguaci per il comizio di Fico a Cercola.

“Oggi arriva Fico, cerchiamo di essere in tanti”, scrive l’ex brigatista, come se stesse invitando a una partita di calcetto piuttosto che a un evento politico.

È una sorta di revival dei bei tempi andati, ma senza pallottole, giusto qualche slogan elettorale e troppe promesse.

Roberto Fico, dal canto suo, vaga tra l’ottimismo e la realtà come un equilibrista su una corda tesa. Il suo entusiasmo sembra infatti destinato a crescere di giorno in giorno, soprattutto ora che la sua coalizione appare così solida!

“Più passano i giorni, più vedo partecipazione e vedo crescere molto entusiasmo”, afferma con un sorriso che potrebbe tranquillamente reggere il confronto con quello di un venditore di aspirapolvere. Ma chi lo può biasimare?

L’ottimismo è l’arma dei forti, e Fico sta sicuramente dando il massimo in questa campagna elettorale.

Tuttavia, una domanda sorge spontanea: cosa penseranno i cittadini di vedere un ex brigatista fare da megafono per un candidato del centrosinistra?

Siamo davvero arrivati a un punto in cui le esperienze del passato si trasformano in opportunità per il futuro? Sarà interessante osservare coloro che accorreranno al comizio.

Si tratterà di simpatizzanti entusiasti o di nostalgici romantici che applaudono alla figura di un uomo che, con il suo passato, potrebbe benissimo stare in un film di Tarantino?

Nel frattempo, il centrodestra si sfrega le mani.

Ogni dichiarazione di Fico che riecheggia nei corridoi degli uffici stampa diventa un’occasione d’oro per rilanciare le proprie argomentazioni. “Beato lui,” mormorano con sarcasmo, “l’ottimismo non costa nulla!”

E chissà, forse per il centrodestra è addirittura un bene che la sinistra si circondi di volti così… carismatici, se vogliamo usare un eufemismo.

Gli avversari politici non stanno certo sprecando l’occasione per evidenziare l’anomalia di una situazione tanto bizzarra.

E mentre ci si interroga su chi realmente trarrà beneficio da questa strana alleanza, c’è sempre spazio per l’ironia. Immaginate la scena: a Cercola, un gruppo di persone, alcune con il berretto da baseball e altre con la sciarpa rossa, si riuniscono per ascoltare Fico, mentre in lontananza qualcuno intona canti di lotta degli anni ’70.

Si potrebbe pensare di essere tornati indietro nel tempo, ma ciò che è certo è che ogni frase pronunciata avrà una risonanza diversa in base a chi la ascolta.

Ma torniamo a Fico: la sua narrazione di un progetto solido per la regione è un bel tentativo di ricucire i rapporti e far dimenticare episodi del passato che, invece, sembra volerci ricordare il fantasma delle Brigate Rosse.

Forse è una strategia politica audace, o forse solo un’intenzione maldestra di innovare nel panorama stagnante della politica italiana.

Tuttavia, la gente inizia a farsi domande: “Ma ora dobbiamo anche subire le esternazioni di un ex brigatista?

Che fine hanno fatto gli ideali?”

Ciò che resta da vedere è come questa commedia incongruente si svolgerà.

Chi riderà per ultimo?

E soprattutto, chi avrà il coraggio di abbracciare il caos della politica italiana?

Senza dubbio, un comizio con Aprea al fianco di Fico sarà uno spettacolo degno di nota, capace di attrarre sia i curiosi che i nostalgici.

E mentre il sipario si alza su questa strana pièce teatrale, il pubblico è pronto con popcorn e bibite, aspettando di vedere quale piega prenderanno gli eventi.

La politica, dopotutto, è un grande palcoscenico dove ogni attore ha la propria parte da recitare, anche se alcuni sembrano improvvisare più del dovuto.

Aspettiamo con ansia gli sviluppi futuri, augurandoci che sia solo teatro e non un ritorno a drammi del passato.

Nel frattempo, ringraziamo i nostri politici per questo mix di ironia e assurdismo che caratterizza il panorama italiano.

Chi lo avrebbe mai detto che un ex brigatista e un candidato del centrosinistra potessero diventare le star di una commedia elettorale?

Benvenuti in Campania, dove la realtà supera sempre la fantasia!

Di Admin

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