Un Debito alla Ricerca di un GPS

Ah, New York City.

La Grande Mela. Il posto dove i sogni si realizzano… e il debito cresce come il numero di turisti nei weekend estivi.

Sì, perché mentre la città sforna cartoline e film cult a ritmo incessante, il suo debito di capitale in sospeso ha raggiunto la bellezza di 85,94 miliardi di dollari al 1° luglio 2022.

E non è tutto: abbiamo anche un tetto di debito fissato a 127,45 miliardi di dollari.

In sostanza, se il debito fosse una persona, sarebbe quella che chiede sempre di prendere in prestito il tuo smartphone per controllare il saldo bancario.

Quindi, se pensate che il debito stia diminuendo come i chili post-festività, vi sbagliate di grosso. Anche se in percentuale rispetto al reddito personale e al valore delle proprietà sembra essersi assottigliato nell’ultimo ventennio, i passivi totali della città sono stati stimati in oltre 300 miliardi di dollari.

Ma chi tiene il conto?

Non è come se avessimo un’app che calcola il debito pubblico, giusto?

E poi ci sono queste proiezioni spaventose: carenze di bilancio all’orizzonte, come un temporale estivo che ti sorprende senza ombrello.

Con un debito che ha raggiunto i 104,1 miliardi di dollari alla fine dell’anno fiscale 2024, vediamo che gli scossoni del decennio precedente sono duri a morire.

La città, con i suoi magnifici grattacieli e le luci scintillanti, sembra essere come un mago che fa apparire monete ma dimentica di nascondere il debito.

Ora, parliamo del rating del credito: New York gode ancora di solide valutazioni, ma ci si aspetta che la capacità di gestire il debito diminuisca nei prossimi anni.

Chi lo avrebbe mai detto?

Forse il sindaco ha pensato che affrontare un deficit di bilancio di 7 miliardi di dollari per l’esercizio 2025 fosse un modo poco fashion di gestire i propri affari.

Questo deficit è alimentato da costi per proteggere i migranti e una serie di altri fattori.

E chi può biasimare la città?

Dopo tutto, è più facile costruire un grattacielo che gestire una crisi economica.

Ma non fermiamoci qui!

La città è anche in debito, letteralmente, con il governo federale, che contribuisce con una bella somma di 28 miliardi di dollari all’anno, e con lo Stato di New York, che tiene in mano il resto del gioco.

Se c’è una cosa che abbiamo imparato è che, quando si tratta di debito, New York è come un ristorante di lusso: ordini un piatto costoso e poi scopri che ci sono costi aggiuntivi per ogni portata, anche per il pane.

Quindi, che fine farà New York City?

Sarà in grado di navigare attraverso queste turbolenze finanziarie come un abile surfista su un’onda gigantesca o affonderà sotto il peso di fatture non pagate?

Solo il tempo lo dirà.

Ma nel frattempo, toccherà a noi cittadini osservare questo dramma in corso mentre sorseggiamo il nostro caffè che costa quanto un affitto in un quartiere poco ambito.

In conclusione, la situazione economica di New York potrebbe sembrare una commedia degli errori, eppure c’è un verdetto da emettere.

Potremmo voler sperare che questa città non diventi un museo delle eccentricità fiscali, ma piuttosto trovi un modo per restituire il debito e continuare a brillare nel panorama mondiale.

Perché, diciamocelo, New York non può permettersi di fare brutta figura.

La città che non dorme mai merita di essere sempre sveglia… anche se a volte è solo per cercare di trovare fondi per ripagare tutte quelle bellissime luci scintillanti.

Di Admin

Scopri di più da Giornalesera.com

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere