
Storico indirizzo della ristorazione romana, Il Caminetto, dal 1959 in viale Parioli 89, Roma, ha recentemente riaperto le sue porte dopo un periodo di chiusura e un cambio di gestione. Un ritorno atteso, soprattutto da chi ai Parioli ci è cresciuto e ha vissuto questo locale come un vero punto di riferimento gastronomico e sociale del quartiere. Siamo stati all’interno del ristorante per testare di persona se il “Caminetto dei tempi d’oro” sia davvero tornato. La prima impressione è positiva: gli interni sono stati rinnovati con gusto, mantenendo però quell’atmosfera un po’ rétro che richiama gli anni Sessanta e distingue il locale dalla ristorazione moderna spesso troppo omologata. I tavoli sono forse leggermente piccoli e in alcune serate si sta un po’ stretti, ma l’ambiente resta elegante, accogliente e coerente con l’identità storica del ristorante. Il menù, scelta intelligente, è rimasto in gran parte fedele al passato. Una garanzia per chi cerca sapori conosciuti e una cucina romana classica, senza inutili rivisitazioni. Tra i cavalli di battaglia assoluti spiccano ancora una volta i mitici tortellini, considerati da molti tra i migliori di Roma: ricchi, saporiti e sempre impeccabili. Ottime anche le “leggere”, altro piatto simbolo della casa. Tra gli antipasti convincono il carciofo alla giudia, con una frittura asciutta, croccante e non unta, e il carciofo alla romana, profumato e ben condito. Molto buone anche le puntarelle, mentre il fritto misto si colloca su una qualità nella media. Nota di merito alla mozzarella di bufala, freschissima e di eccellente qualità. Passando ai primi, la carbonara risulta corretta ma senza particolari guizzi, mentre l’amatriciana è stata definita da più commensali “da urlo”. Superlativa la cacio e pepe, intensa e ben mantecata. Le porzioni sono abbondanti, in alcuni casi decisamente generose. Tra i secondi troviamo luci e ombre. Ottimi gli straccetti, anche nella versione ai carciofi, e ben eseguiti i saltimbocca alla romana. Il roastbeef, cotto al punto giusto e dal sapore deciso, viene servito su un letto di purè che ne valorizza la consistenza. Meno convincente invece la cotoletta, risultata un po’ deludente, così come il polpo, servito in fettine sottilissime, più simile a un carpaccio che a un vero polpo scottato. Buone, nel complesso, le verdure di contorno. Capitolo dolci: promossi a pieni voti. La cheesecake ai frutti di bosco e il tiramisù chiudono il pasto con gusto e soddisfazione. Il servizio rappresenta uno dei veri punti di forza del nuovo Caminetto. Il personale è gentile, accogliente e professionale, ed alcuni camerieri, come Emiliano, Domenico, Andrea e Giuseppe, riescono davvero a “coccolare” il cliente e a fare la differenza durante la serata. Il costo del servizio, pari a 3,50 euro, rientra nelle consuetudini della zona dei Parioli e accompagna un’accoglienza attenta e professionale. I prezzi, nel complesso, sono in linea con la zona e con la proposta, e si può mangiare bene senza spendere una fortuna, soprattutto considerando qualità delle materie prime e porzioni. In conclusione, Il Caminetto non punta all’alta cucina moderna, ma a qualcosa di forse più raro oggi: identità, tradizione e continuità. Pur con qualche naturale differenza tra le proposte, la cucina offre una scelta ampia e curata, l’atmosfera è piacevole e ogni serata si rivela comunque un’esperienza riuscita. Un ristorante ideale per famiglie, amici e nostalgici della vera cucina romana. Il Caminetto è tornato, e merita decisamente una nuova visita.
