
Il libro di Fabio Scacciavillani e Michele Mengoli,” Il furto del millennio” mi è piaciuto molto, con grande coraggio e senza peli sulla lingua, lanciano il grido d’allarme.
Il libro (edito da Piemme), una lucida e documentata denuncia della minaccia dell’espansionismo cinese.
Fabio Scacciavillani, insieme a Alberto Forchielli, economista ed asset manager, fondatore e curatore insieme ad Alberto Forchielli del canale YouTube Inglorious Globastards, scrive sul Sole 24 Ore, e viene dalle “trincee del lavoro”, è come gli ho detto io di recente un economista con le scarpe “sporche di fango”.
Michele Mengoli è giornalista, scrive romanzi, saggi e storie per video.
È il coautore, tra gli altri, dei libri di Alberto Forchielli.

Un libro al giorno d’oggi , unico al mondo che documenta e riassume il saccheggio tecnologico della Cina ai danni dell’Occidente.
“Il furto del millennio” é già il più venduto nelle classifiche di Amazon, assolutamente un mustread!
Il furto del millennio” racconta con dovizia di particolari e documentazione i comportamenti sleali del regime comunista di Pechino, rintracciando l’origine nell’umiliazione inflitta al Celeste Impero dalle potenze occidentali tra l’Ottocento e gli anni Cinquanta del secolo scorso.
Una gigantesca opera di “guerra ibrida” ai danni dell’Occidente
Lo sviluppo economico di cui ha goduto la Cina negli ultimi decenni è anche il risultato di un vero e proprio saccheggio ai danni del patrimonio di know-how occidentale, comprato con cambiali fasulle, acquisito attraverso joint (disad)ventures o molto più spesso rubandolo con attacchi hacker, corruzione, ricatti.
Il mondo occidentale, e in particolare gli Stati Uniti, si sono illusi di poter “occidentalizzare” il gigante asiatico, di rendere questo paese , un grande stato capitalista, come il Giappone.
Per Fabio Scacciavillani e Michele Mengoli, negli ultimi trent’anni la Cina ha commesso un furto epocale a danno dell’Occidente, sedotto, derubato e non abbandonato, ma sfruttato con lungimirante e criminale determinazione.
Il Ministero per la sicurezza dello Stato cinese ha orchestrato e condotto migliaia di operazioni per danneggiare imprese, istituzioni e centri di ricerca dei Paesi dell’Ocse
I metodi utilizzati sono molteplici: frodi, truffe, spionaggio, hacking, appropriazione indebita, trasferimenti coatti di tecnologia, furti di know-how, dumping, ricatti, estorsioni, guerra ibrida, disprezzo per le regole commerciali e la tutela dei brevetti, violazioni dei trattati, contraffazioni su vasta scala.
La successiva e inarrestabile rinascita, prima militare e poi economica, della Cina si è basata su metodi truffaldini, ed è giunto il momento di aprire gli occhi davanti al più gigantesco furto nella Storia dell’Umanità.
Siamo ancora in tempo per invertire la rotta e recuperare almeno una minima parte del bottino sottratto all’Occidente, alle economie di mercato, alle società aperte, alle loro imprese, alle loro istituzioni, ai loro cittadini, scienziati e ricercatori.
Oltre al tema strettamente economico della questione il libro affronta anche i temi militari e di spionaggio, con un capitolo sul virus di Wuhan.
È tempo di aprire gli occhi.
