La nicaraguense Shenise Palacios, incoronata Miss Universo.

Ortega è riuscito a mantenere il potere rendendo la vita molto difficile alle forze di opposizione, sfruttando l’appoggio fornito dal Venezuela, un altro regime autoritario, e cambiando la Costituzione con l’obiettivo tra le altre cose di farsi rieleggere per un terzo e un quarto mandato.

Da quando è diventata la prima centroamericana a vincere il concorso sabato a San Salvador, la 23enne è diventata virale sui social media in esilio, apparendo sulla stampa nicaraguense criticando Ortega.

Molti esponenti dell’opposizione nicaraguense e della stampa non filogovernativa oggi sono in esilio, soprattutto nel vicino Costa Rica.

Wilfredo Miranda, giornalista oppositore,esiliato in Costa Rica, ha commentato che «è impossibile astrarre uno spettacolo innocuo [come Miss Universo] dalla realtà politica e sociale locale.

[Palacios] è diventata un simbolo nazionale ed emotivo che ha ravvivato le speranze.

E il governo ne ha preso atto».

A molti di essi, è stata tolta la cittadinanza, in netta infrazione di quanto è previsto dalla carta dei diritti dell’uomo, ratificata a suo tempo anche dal Nicaragua.

La vittoria di Palacios ha portato i nicaraguensi a scendere in piazza a Managua e in altre città del paese, qualcosa che il paese non vedeva dal divieto di manifestazioni nel 2018.

Sui social media si stanno diffondendo immagini che mostrano Palacios che issava la bandiera del Nicaragua, cinque anni fa, in marce che provocarono più di 300 morti e che Ortega condannò come un tentativo di colpo di stato sostenuto da Washington.

Palacios ha studiato Comunicazione sociale all’Università centroamericana dei gesuiti, considerato uno dei centri più importanti delle proteste del 2018 e per questo chiusa dal governo, che l’aveva definita un «centro del terrorismo».

La scrittrice Gioconda Belli, esiliata in Spagna e privata della nazionalità dal governo di Ortega, ha ringraziato Palacios dicendosi «molto felice di vedere la gioia dei nicaraguensi e di vederli portare nelle strade le bandiere clandestine blu e bianche». 

Martedì il governo ha proibito a due street artist, Vink Art e Torch Mistico, di finire un murale con il volto di Palacios che avevano cominciato a dipingere in una strada della città di Estelì, nel nord del paese.

Sui social network ha cominciato anche a circolare una foto dell’opera incompiuta convidisa da Torch Mistico, che in una storia su Instagram ha detto che «avrebbe voluto finirlo, ma le autorità non ce l’hanno permesso».

Di Admin

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