È in fiamme il terminale del grano a Rostov su Don, Federazione russa. L’area dell’incendio è di 1.000 mq. 

Secondo testimoni oculari, nel magazzino potrebbero trovarsi anche attrezzature per la raccolta del grano e carburante.

Sarà quello che hanno rubato sui territorio Ucraino.

I droni ucraini a lungo raggio utilizzano come guida il sistema DSMAC, utilizzato in missili come Storm Shadow e Tomahawk di ultima generazione.

La tecnologia DSMAC consente di ignorare completamente la guerra elettronica nemica e di attaccare con altissima precisione, riferisce Defense Express.Come scrivono gli analisti DE, quando è necessario colpire un bersaglio a una distanza di oltre 1200 km, un elemento importante di tali attacchi è la navigazione: il drone non deve solo andare direttamente al bersaglio, ma anche prima volare lungo un percorso complesso, aggirando zone di difesa aerea nemiche. 

Allo stesso tempo, la navigazione satellitare è vulnerabile ai sistemi di guerra elettronica come il sistema di guerra elettronica stazionario “Tobol” o quello mobile – “Murmansk-BN”, con cui la Russia ha coperto vasti territori, creando interi “campi di guerra elettronica” all’interno intere regioni, investendo fondi colossali in questo.

Come ha detto alla CNN l’analista della ricerca RUSI Noah Silvia, commentando i recenti attacchi sul territorio russo: “Hanno questa cosa chiamata visione artificiale, che è un tipo di intelligenza artificiale.

In sostanza, prendi un modello, lo scrivi su un chip e addestri quel modello per identificare la geografia e l’obiettivo verso cui si sta muovendo.

Una volta schierato, questo drone sarà in grado di capire dove si trova.  Non necessita di alcuna comunicazione (con i satelliti) ed è completamente autonomo”.Gli analisti di DE sottolineano che tutto ciò spiega pienamente come esattamente i droni ucraini come “Lutyj” attaccano non solo una raffineria di petrolio, ma in particolare un impianto primario di raffinazione del petrolio con una colonna caratteristica.

Di Admin

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